Chiudono i sei hub vaccinali di Catania

Somministrate oltre 840 mila dosi nei presidi etnei, da martedì le nuove sedi

CATANIA – Sono state somministrate oltre 840 mila dosi nei sei hub della provincia di Catania. Altre 544.500 sono state quelle fatte negli ospedali e con la vaccinazione domiciliare e di prossimità, oltre all’attività svolta nei punti vaccinali ospedalieri e territoriali dell’Asp. Oggi la chiusura di tutti gli hub e da martedì prossimo l’attività proseguirà nei nuovi siti individuati dall’Asp etnea.

“La presenza sul territorio dei punti vaccinali e il lavoro degli operatori ha consentito di gestire in modo ottimale l’emergenza Covid – dice il commissario emergenza Covid Pino Liberti – Il lavoro di squadra è stato fondamentale, ringraziamo tutti quelli che hanno lavorato e che ci hanno consentito di gestire al meglio l’emergenza, superare i momenti di difficoltà e contribuire in modo significativo alla campagna vaccinale. Il peggio sembra essere passato, ma dobbiamo continuare a restare vigili. Le notizie che arrivano dalla Cina, dove tutto è cominciato – sottolinea Liberti – purtroppo, non sono confortanti. I numeri dei contagi nella nostra provincia ci dicono chiaramente che l’emergenza non è ancora finita. Ma oggi, rispetto ad un anno fa abbiamo un grande vantaggio: l’alta percentuale di vaccinati. E questo ci fa stare moderatamente tranquilli”.

Nella provincia etnea la copertura vaccinale è del 66% fascia 12-19, dell’87% fascia 20-29, dell’84% fascia 20-39 e 40-49, del 90% fascia 50-59, del 95% fascia 60-69, del 96% fascia 70-79 e del 98% per gli over 80. Complessivamente in provincia di Catania sommando anche le vaccinazioni fatte dai medici di medicina generale e dalle farmacie, sono state somministrate oltre 2 milioni e 200mila dosi. “Le professionalità e l’esperienza maturata – conclude Liberti – non vanno disperse. Dobbiamo essere preparati per affrontare altre emergenze, ma anche per proseguire il tracciamento, nella nostra provincia vi sono ancora mille positivi al giorno, e completare la campagna vaccinale con terze e quarte dosi”. 

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