Catania, la variabile Mancini

a.g.) L'imprenditore romano esce allo scoperto, ma permane la carenza di alcuni riscontri: il punto

a.g.) Non c’è ancora l’offerta, nel senso che non è stata messa nero su bianco. C’è invece chi continua a promettere che prenderà parte all’asta di venerdì per rilevare il Calcio Catania. Il primo a uscire allo scoperto per rilevare il club rossazzurro è l’imprenditore romano Benedetto Mancini che continua ad assicurare la sua partecipazione nonostante al momento non abbia ancora formalmente costituito la società con sede a Catania, come richiesto dal bando per poter non solo depositare la domanda di acquisto ma anche per dare continuità all’attività sportiva sotto l’egida della Figc alla quale sostiene di aver già chiesto l’affiliazione.

Della nascente società che dovrebbe chiamarsi Fc Catania 1946 al momento alla Camera di Commercio di Catania non c’è ancora traccia. All’asta di venerdì manca ormai pochissimo e di tempo per definire l’incartamento da depositare in data room ne resta ancora meno. La speranza è che i consulenti e i legali di Mancini – se l’interesse è concreto e soprattutto solido – abbiano già preparato tutto e che servano solo le firme. Lo stesso discorso vale anche per il bonifico di 125 mila euro, dunque per la cauzione che i soggetti interessati a partecipare all’asta sono obbligati a depositare contestualmente alla domanda.

Si continua a parlare di speranza. Finora, lo ribadiamo, fatti concreti non ce ne sono. Solo i curatori, del resto, possono avere notizie di altri eventuali gruppi interessati a rilevare il Catania. Al momento non risulta, anche perché si è praticamente eclissato Roberto Felleca, ex Como e Foggia. È vero anche che il bando è pubblico e che potenziali acquirenti, rimasti finora nell’ombra, venerdì potrebbero depositare una loro offerta, ma anche in questo caso, per ora, si tratta di ipotesi e nulla più. 

scroll to top