Mazzata al clan di Adrano: 21 arresti

Droga: l'ascesa dei Lo Cicero sotto l'ala dei Mazzei NOMI - VIDEO 1-2

La polizia di Catania ha eseguito un’operazione denominata Third family: 21 persone sono state arrestate per associazione per delinquere di tipo mafioso, porto d’armi, tentato omicidio aggravato, traffico di droga, ricettazione di armi, tentata rapina aggravata, tentata estorsione aggravata, evasione e favoreggiamento personale al traffico di sostanze stupefacenti. L’attività è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.[fvplayer src=”https://vimeo.com/677575687″ splash=”https://i.vimeocdn.com/video/1373390625-dfde66e59c92dff5463681acc58dc387ac4ce8214461cc80c0f7fcc051cb61ff-d_1920x1080?r=pad”]

Le indagini sono state condotte tra ottobre 2018 e novembre 2019 e hanno riguardato un clan mafioso operante ad Adrano e nei comuni limitrofi, capeggiata da Cristian Lo Cicero e collegata alla famiglia mafiosa Mazzei “Carcagnusi” di Catania. Riscontrando le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, è emerso come Lo Cicero, sotto l’egida della famiglia mafiosa Mazzei di Catania e approfittando di un vuoto di potere venutosi a creare a seguito delle operazioni di polizia condotte nei confronti delle storiche compagini mafiose del territorio, e cioè i clan Santangelo-Taccuni e Scalisi, sia riuscito a conquistare notevoli spazi, specie nel settore del traffico e dello spaccio di droga, promuovendo, organizzando e dirigendo un gruppo criminale, con la collaborazione del fratello Agatino e dei pregiudicati Luigi Bivona, Francesco Celeste, Francesco Lombardo, Francesco Restivo e Giuseppe Restivo che, a loro volta, potevano fare affidamento su decine di affiliati.

Nel corso delle indagini sono stati effettuati numerosi sequestri di armi (5 fucili, 3 pistole e una bomba a mano) e munizioni e documentato il tentato omicidio di due pregiudicati, uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti, scaturito da contrasti connessi allo spaccio. Il gruppo gestiva infatti un vasto traffico di droga che poi provvedeva a commercializzare non solo ad Adrano, ma anche in altri comuni delle province di Catania, Caltanissetta, Enna e Ragusa. L’approvvigionamento della cocaina avveniva tramite soggetti appartenenti al clan Mazzei “Carcagnusi” di Catania, il rifornimento di marijuana invece arrivava tramite dei canali albanesi. L’acquisto di eroina invece avveniva tramite contatti nella provincia di Messina. Nel traffico di droga era inserita anche una famiglia di “caminanti”, nomadi di nazionalità italiana, che gestivano anche una piazza di spaccio in contrada Zizulli, agro di Adrano. Un’altra piazza di spaccio era operativa tra le case popolari di Adrano di via IV Novembre ed era gestita principalmente dai pregiudicati Salvatore Restivo e Carmelo Imbarrato. Espletate le formalità di rito, tutti gli indagati sono stati rinchiusi in varie carceri siciliane di massima sicurezza. 

I NOMIBIVONA Luigi, nato ad Hagen (Germania) il 18.7.1997; CAFICI Alessandro, nato a Catania il 23.2.1979; CELESTE Francesco, nato a Biancavilla (CT) il 31.1.1988; COSTA Giuseppe David, nato a Konstanz (Germania) l’8.2.1982; GURGONE Antonino, nato a Biancavilla (CT) il 19.12.1979; IMBARRATO Carmelo, nato a ad Adrano (CT) il 28.1.1989; LA MELA Salvatore, nato ad Adrano (CT) il 29.9.1987; LO CICERO Agatino, nato a Tettnang (Germania) l’8.6.1982; LO CICERO Cristian, nato ad Adrano (CT) l’1.7.1986; LOMBARDO Francesco, nato a Catania il 6.9.1978; PELLEGRITI Graziano, nato ad Adrano (CT) il 3.2.1990; RESTIVO Francesco, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 9.3.1966; RESTIVO Giuseppe, nato a Melfi (PZ) il 4.3.1991; RESTIVO Giuseppe, nato a Rieti il 19.4.1986; RESTIVO Giuseppe, nato a Biancavilla (CT) il 6.8.1987; RESTIVO Salvatore, nato a Castelvetrano (TP) il 7.3.1996; RESTIVO Salvatore, nato a Biancavilla (CT) il 18.3.1995; RESTIVO Salvatore, nato a Biancavilla (CT) il 15.10.1980; SANTANGELO Pietro, nato a Biancavilla (CT) il 28.16.1976; TOMARCHIO Maurizio, nato a Biancavilla (CT) il 30.5.1977; TUTTOBENE Mario, nato a Biancavilla (CT) il 22.9.1993.

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