La statua di Atena è in Sicilia

Arrivata dalla Grecia, per 4 anni sarà esposta a Palermo FOTO

PALERMO – Arrivata dal museo dell’Acropoli di Atene, la statua della dea Atena (seconda metà del V sec. a.C.) da oggi, e per quattro anni, sarà esposta nel museo regionale Salinas di Palermo. La consegna ufficiale è avvenuta, in mattinata, alla presenza del ministro della Cultura e dello sport della Repubblica ellenica, Lina Mendoni, e del direttore del museo dell’Acropoli di Atene, Nikolaos Stampolidis, che hanno affidato questo prezioso reperto nelle mani dell’assessore regionale dei Beni culturali Alberto Samonà e del direttore del Salinas Caterina Greco. Presenti anche il sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni e il professor Louis Godart, presidente onorario del comitato internazionale per la riunificazione dei marmi del Partenone e Accademico dei Lincei, insieme ai rappresentanti della Comunità Ellenica Trinacria di Palermo e della Comunità Ellenica dello Stretto.

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L’arrivo a Palermo della statua di Atena è stato possibile a seguito dell’accordo, voluto dall’assessore Samonà e siglato fra i due musei ai sensi della legge italiana, in base al quale la Sicilia ha concesso al museo dell’Acropoli (per quattro anni, rinnovabili per un uguale periodo) il frammento del fregio del Partenone appartenuto al console inglese Robert Fagan e che, dopo essere stato venduto nel 1820, era custodito nel museo Salinas. E’ la prima volta che dal celebre museo dell’Acropoli arriva in Sicilia, per un’esposizione di lungo periodo, una testimonianza originale della storia ateniese. Grazie all’accordo, i due musei, ma più in generale, la Sicilia e la Grecia, avviano un percorso di collaborazione.

La presentazione della statua avviene oggi, Giornata mondiale della lingua e della cultura greca. Alla scadenza dei 4 anni, dal museo dell’Acropoli arriverà a Palermo un’anfora geometrica degli inizi dell’VIII secolo a.C. Realizzata in marmo pentelico alla stregua di altre che provengono dall’area del Partenone, la statua acefala di Atena raffigura la dea in questa posizione flessuosa, alla maniera dello stile attico di quell’epoca. La scultura sostiene il peso del proprio corpo sulla gamba destra, mentre con il braccio sinistro si appoggia probabilmente a una lancia. Originariamente decorata con una gòrgone al centro, andata perduta, mostra Atena vestita con un peplo segnato da una cintura portata sulla vita e con un’egida stretta disposta trasversalmente sul petto.

“Questo momento, che segue la cerimonia dello scorso mese ad Atene, rappresenta per noi l’occasione per scrivere una nuova pagina di storia – ha detto l’assessore Samonà -. Il nostro è stato un gesto simbolico e i gesti simbolici di solito sono seguiti da azioni concrete. Da oggi una scultura della dea Atena arriva in Sicilia dal cuore della culla della civiltà mediterranea e nasce uno scambio tra Grecia e Sicilia che porta a iniziative importanti”.

“Oggi mettiamo insieme un tassello importante che va nella direzione di un’Europa, nuova e antica al tempo stesso – ha proseguito Samonà – che affonda le proprie radici nella nostra cultura e nella nostra identità plurimillenaria. Nel nome dell’Europa dei popoli del Mediterraneo, culla di civiltà, festeggiamo l’inizio di questo bellissimo rapporto di collaborazione con la Repubblica Ellenica e con le sue prestigiose istituzioni culturali e riteniamo che una volta avviato non si interromperà più”.

L’assessore ha annunciato che la partnership con la Grecia proseguirà anche con investimenti comuni “nella ricerca nell’ambito dei beni culturali, saranno realizzate mostre che stiamo già pensando di organizzare insieme, attività scientifiche e di studio. Inoltre, il direttore del museo dell’Acropoli sarà in Sicilia già a settembre per partecipare a una importante manifestazione culturale, stiamo organizzando una importante mostra con il museo Salinas e poi c’è uno scambio anche per la mostra che faremo a Gela”, ha concluso.

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