“Chiesti i soldi dei funerali per vittime di Ravanusa”

I legali: "Diecimila euro a testa, increduli dopo parole delle istituzioni". La Regione si fa avanti

RAVANUSA (AGRIGENTO) – “La solidarietà si è fermata in piazza Primo maggio. Ai familiari delle vittime è arrivato il conto dei funerali solenni da pagare: 10 mila euro a vittima. Si pensava che le istituzioni facessero la loro parte. Il costo non è mai stato trattato tra i parenti e i titolari delle onoranze funebri”. Lo dice l’avvocato Salvatore Loggia, confermando la notizia anticipata dal Tg2, rivelando che i familiari delle 9 vittime (10 tenendo conto che una donna era incinta) dello scoppio della rete del gas di Ravanusa, dovranno pagare il conto, o lo hanno già fatto, alle onoranze funebri.

I soldi sono stati anticipati per alcune vittime dallo studio legale che segue i parenti nella vicenda giudiziaria, per altri dalla ditta del Nord dove lavora un familiare, mentre altri parenti devono ancora pagare. “Le istituzioni, l’Italgas, nessuno ha ritenuto opportuno occuparsi di questa vicenda drammatica che ha costernato l’intero Paese” dice il legale.

Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, sostiene che il Comune fin dall’inizio è stato tenuto al di fuori dalla vicenda. “Dei funerali si sono occupati i titolari di due onoranze funebri del paese – spiega -. Abbiamo chiesto all’inizio: chi paga? E loro ci hanno risposto: ce la sbrighiamo noi con le famiglie. Noi non volevano che pagassero le famiglie ma ci hanno tirato fuori. Poi abbiamo saputo che alcuni funerali sono stati pagati dalle assicurazioni dell’ufficio legale di qualche familiare, dalla ditta di un altro. Noi eravamo e siamo disponibili a dare un contributo. Naturalmente la cifra di partenza non può essere diecimila euro: un funerale costa circa un terzo”.

I funerali di Pietro Carmina, 68 anni, da qualche anno in pensione dopo aver insegnato Storia e Filosofia al liceo classico Foscolo di Canicattì e quelli della moglie Carmela Scibetta, 61 anni, assistente sociale del Comune di Ravanusa e una delle più strette collaboratrici del sindaco Carmelo D’Angelo, sono stati pagati dalla “Nh hotel”: la società dove, a Milano, lavora il figlio della coppia, Carmine di 32 anni. E per la società è stato “un esemplare gesto di solidarietà e vicinanza al dolore del loro dipendente che ha perso i genitori nella strage di Ravanusa”. A fare chiarezza, in merito alle esequie della coppia, è il legale del trentaduenne: l’avvocato Luigi Termini. Di questi due funerali si è occupata l’agenzia funebre Montana e Pennica di Michele Montana che ha applicato gli ordinari tariffari.

L’avvocato Loggia, che rappresenta i familiari di 3 vittime della tragedia di Ravanusa, dice che le onoranze funebri non hanno inviato le fatture e non hanno neanche sollecitato i pagamenti ma dopo che alcuni familiari hanno pagato è chiaro che tutti dovranno pagare la stessa cifra. “I miei clienti – aggiunge – stanno aspettando di capire. Soprattutto non sono d’accordo sulla cifra richiesta, 10 mila euro, che non è stata in alcun modo discussa con nessuno dei parenti. A parte il fatto che dopo le tante parole delle istituzioni non si aspettavano di dover pagare”.

In una nota il capo della Protezione civile della Regione Siciliana, Salvo Cocina, ha comunicato che si potrà attingere per le spese dei funerali dai fondi regionali: “Con riferimento alle notizie di stampa di questi ultimi giorni relative al mancato pagamento da parte dell’amministrazione comunale delle spese del funerale in onore delle vittime dell’esplosione di Ravanusa, si ritiene opportuno precisare che la presidenza della Regione Siciliana ha già disposto da diverse settimane, per il tramite del Dipartimento della Protezione civile regionale, un contributo di un milione di euro a favore del Comune di Ravanusa, che si aggiunge al milione destinato dall’Ars, su proposta della deputata locale Savarino, in sede di variazione di bilancio, prima di Natale. La risorsa è destinata alla copertura delle spese connesse all’emergenza conseguente la tragedia. Con tali fondi – che saranno accreditati nei prossimi giorni, subito dopo le procedure contabili – è possibile far fronte anche alle spese per il funerale. Il Comune può quindi, se lo ritiene, procedere ad anticipare o assumere formale impegno con i creditori”. 

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