Mascalucia, perseguitata sui social e pedinata dall’ex

Minacce anche al nuovo compagno: "Sei un morto che cammina". Arrestato 46enne

CATANIA – I carabinieri di Mascalucia hanno arrestato un 46enne indagato per atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti dell’ex compagna. L’uomo, non accettando la fine della relazione sentimentale con la compagna 36enne, dal marzo scorso l’aveva tempestata di minacce di morte e aggressioni, fisiche e verbali, rivolte anche nei confronti dell’ex compagno di lei e padre di suo figlio.

La situazione si è aggravata in particolare quando la donna, interrotta la relazione con il 46enne, è stata assillata da continui tentativi per riallacciare la loro relazione. L’uomo inoltre, sarebbe stato mosso anche dalla gelosia perché la 36enne aveva ripreso il rapporto affettivo con il suo ex compagno.

Il 46enne, spesso anche ubriaco, ha iniziato a perseguitare i due. Il 3 agosto scorso, dopo aver minacciato telefonicamente di morte l’uomo (“sei un morto che cammina”), il 46enne ha aspettato l’ex compagna sotto casa. La presenza del ‘rivale’ insieme alla donna, non ha fatto desistere lo scalmanato, e anzi, noncurante del fatto che l’uomo fosse su una sedia a rotelle, lo ha afferrato per il collo colpendolo ripetutamente con pugni al volto che gli hanno causato la frattura delle ossa nasali.

Il poveretto non ha denunciato subito il suo aggressore per timore della sua reazione, paura vinta però l’indomani in seguito alle sue continue minacce di morte, ascoltate telefonicamente anche dagli stessi militari che in quel momento si trovavano con la vittima: “Ancora lì sei? Ti devi togliere di mezzo altrimenti ti rompo l’altra gamba, lo hai capito vengo lì e ti rompo tutto!”. 

Questo episodio ha spinto la donna a cambiare abitazione e ad allontanarsi anche dall’attuale compagno e a interrompere la convivenza per scongiurare altre aggressioni. L’ex fidanzato le avrebbe riferito di essere a conoscenza di tutti i suoi spostamenti e ha continuato ad assillarla ossessivamente con messaggi sui social network e pedinamenti vicino alla scuola frequentata dal figlio. Nel settembre scorso, avrebbe anche inciso tre croci sul cofano dell’auto del compagno della donna.

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