Lentini, interventi di chirurgia plastica dopo mastectomia

di Nuccio Sciacca. La Breast Unit di Siracusa applica modello multidisciplinare

L’approccio alla patologia neoplastica della mammella ha subìto negli ultimi decenni una radicale evoluzione, grazie soprattutto allo sviluppo di nuove conoscenze sulla storia naturale della malattia, all’impiego di metodiche diagnostiche sempre più sofisticate e diffuse e alla estensione delle campagne di prevenzione secondaria che consentono una diagnosi precoce che rappresenta l’obiettivo della strategia della terapia del cancro della mammella. Il modello multidisciplinare per la diagnosi e il trattamento dei tumori della mammella nella Breast Unit di Siracusa si arricchisce, adesso, in particolare, di un importante elemento con l’inserimento del chirurgo plastico Emiliano Amore, grazie a una convenzione con Villa Salus per prestazioni di chirurgia plastica erogate in favore di pazienti ricoverate nei presidi ospedalieri aziendali e l’effettuazione dei primi interventi di ricostruzione del seno in due donne sottoposte a mastectomia per cancro invasivo.

Gli interventi sono stati eseguiti nel reparto di Chirurgia dell’ospedale di Lentini diretto da Giovanni Trombatore. Nel primo caso si è trattato di una donna di 58 anni sottoposta a mastectomia sottocutanea bilaterale per un tumore bilaterale con ricostruzione immediata in un tempo con protesi e con innesto del capezzolo e nel secondo di una giovane di 40 anni sottoposta a mastectomia “nipple skin sparing” con conservazione del complesso areola capezzolo dopo che l’anatomopatologo Rosario Tumino, in fase intraoperatoria, ne aveva escluso il coinvolgimento neoplastico, e posizionamento di espansore in sede sottomuscolare. Gli interventi sono stati eseguiti dalla equipe coordinata da Giovanni Trombatore e costituita dal chirurgo plastico Emiliano Amore e dai chirurghi Stefania Caniglia e Cristian Rapisarda.

“In campo chirurgico – spiega Trombatore – si ha il prevalere, oggi, degli interventi conservativi su quelli demolitivi con chirurgia plastico-ricostruttiva quando si rende necessaria la mastectomia come abbiamo fatto nelle nostre due pazienti. Il gruppo multidisciplinare di specialisti che costituiscono la Breast Unit nella nostra Asp effettua una riunione settimanale il mercoledì, da remoto, concordando per ogni singola paziente il percorso diagnostico terapeutico come stabilito dalle linee guida regionali”. Tale percorso coinvolge il medico di base, il radiologo dedicato che guida la fase diagnostica (mammografia, ecografia, Rmn) di I e II livello; il medico nucleare per la individuazione del linfonodo sentinella; il chirurgo e il chirurgo plastico per il trattamento locale della malattia in stretta collaborazione con l’anatomopatologo; l’oncologo che rappresenta la figura centrale che guiderà la paziente per tutta malattia; il radioterapista per il trattamento complementare sulla ghiandola residua; lo psicooncologo, il genetista e il fisioterapista. Tali azioni sono coordinate da due figure professionali: il data manager e il case manager. Elementi importanti sono le associazioni di volontariato: Andos (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) sezione di Lentini, Lilt sezione di Siracusa e l’associazione di volontariato Angolo.

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