L’infedeltà si riconosce… a naso

di Nuccio Sciacca - Originale studio delle Università di Stoccolma, Catanzaro e Catania

L’infedeltà e il benessere sessuale sono strettamente correlati alla percezione olfattiva del soggetto. La capacità di avvertire gli odori, quello che noi chiamiamo olfatto, ma non in quanto tale ma come autopercezione di questo senso, in particolare, conterrebbe già elementi cruciali per definirne i comportamenti sessuali. Lo studio dal titolo significativo “L’odore della monogamia” riporta i dati di un campione di popolazione italiana (1.127 soggetti) e una delle domande poste era proprio “Come valuti la tua capacità olfattiva?”.

Cinque le possibili risposte che andavano da assente a eccellente. In generale i partecipanti hanno risposto di percepire il proprio olfatto nella media della popolazione. I risultati indicano però che la autovalutazione in positivo dell’olfatto diminuisce le possibilità di tradimento mentre la probabilità di una relazione clandestina aumentano in chi ritiene… di non avere naso. Lo studio è stato realizzato dalle Università Magna Graecia (Antonio Aversa, Endocrinologia e Marco Tullio Liuzza, Psicologia), Università di Stoccolma (Anna Blomkvist) e Università di Catania (Sandro La Vignera), e pubblicato sulla rivista scientifica Archives of Sexual Behavior. Secondo gli autori la ricerca conferma che vi è una combinazione nel nostro corpo di tutti i sensi: visivo, uditivo, tattile, gustativo e, appunto, olfattivo.

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