Baby pusher allo Sperone

Palermo: tre famiglie gestivano lo spaccio, 57 arresti I NOMI - VIDEO

Una vasta operazione antidroga ha consentito di smantellare un’organizzazione che gestiva il traffico e lo spaccio di droga nel quartiere Sperone di Palermo, alla periferia orientale della città. I militari della Compagnia Carabinieri di Palermo San Lorenzo hanno eseguito 58 provvedimenti cautelari (37 in carcere, 20 domiciliari e un obbligo di presentazione alla pg) emessi dal gip del tribunale di Palermo con l’accusa di associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini dei Carabinieri sono state coordinate dal procuratore aggiunto della Dda Salvatore De Luca. Due i canali di approvvigionamento degli stupefacenti, gestiti da tre degli odierni indagati, con precedenti penali e ritenuti vicini a cosa nostra. Nel corso delle indagini è stato ricostruito l’organigramma dell’associazione, con un vertice che gestiva il rifornimento, le strategie di spaccio e raccoglieva i proventi dell’attività, da cui dipendevano tre distinte compagini criminali, ognuna con a capo una famiglia che organizzava autonomamente la propria “piazza di spaccio” e impartiva precise direttive ai propri pusher, molti minorenni che consegnavano la droga in bicicletta.

Un ruolo fondamentale è stato riconosciuto alle madri, alle mogli e alle conviventi dei capi, le quali collaboravano nella direzione delle attività criminali, nei contatti con i fornitori e nel tenere la contabilità dello spaccio, pronte anche a subentrare, all’occorrenza, per garantire continuità all’attività illecita in caso di arresto di uno dei promotori. L’organizzazione aveva a disposizione magazzini e appartamenti, in cui i sodali si riunivano per decidere le strategie, spartirsi i proventi o rifornire i pusher.

Queste ‘basi’ venivano utilizzate per lo stoccaggio di marijuana e hashish o come laboratori per “cucinare” la cocaina per la produzione di crack. I profitti venivano redistribuiti per il sostentamento delle famiglie dei detenuti e il pagamento delle spese legali; i pusher erano organizzati su turni h24 per garantirne la piena attività anche durante le ore notturne, con direttive precise sui punti dei cortili condominiali dove occultare lo stupefacente e sulle modalità di consegna agli acquirenti. Le piazze di spaccio garantivano ai tre clan profitti, stimati nell’ordine di 1,5 milioni di euro su base annua. Nel corso dell’attività sono già state arrestate in flagranza di reato 37 persone, segnalate alla prefettura 56 tossicodipendenti e sequestrati circa 3 kg di stupefacente e oltre 6.000 euro in contanti.

Dei 57 arrestati, 34 percepivano il reddito di cittadinanza. Secondo quanto emerge dall’ordinanza del gip Fabio Pilato al vertice dell’organizzazione che gestiva lo spaccio nel quartiere ci sarebbe Giovanni Nuccio insieme alla moglie Maria Mangiapane. Il marito avrebbe avuto il compito di trovare droga da distribuire alle tre differenti organizzazioni criminali, ma anche di reclutare gli spacciatori. La centrale operativa sarebbe stata la sua abitazione. Al suo fianco con ruolo di promotore avrebbe operato il fratello Fabrizio. Sotto Nuccio da un lato c’erano Gianluca e Paolo Altieri, e Paola Baliestreri. Dall’altro Alessio e Benedetto Serio a cui sarebbero subentrate dopo il loro arresto le compagne Alessandra Cannizzo e Cinzia Selvaggio. I carabinieri hanno monitorato 400 cessioni di droga.

Nell’operazione antidroga Nemesi sono sono stati portati in carcere: Gianluca Alteri 26 anni, Paolo Alteri 53 anni, Andrea Argeri 30 anni, Paola Balistreri, 48 anni, Giuseppe Balistreri, 28 anni, Cristian Biscotto Volo, 29 anni, Mario Brancatello, 55 anni, Michele Bravo, 26 anni, Salvatore Calafiore, 59 anni, Alessandra Cannizzo, 28 anni, Christian Catanzaro, 23 anni, Giovanni Chifari, 30 anni, Davide Di Carlo, 24 anni, Giorgio Federico, 47 anni, Nicolò Giustiniani, 40 anni, Giorgio Leto, 27 anni, Giorgio Leto, 29 anni, Lorenzo Rotolo Lonardi, 34 anni, Riccardo Machì, 26 anni, Rosalia Mantegna, 56 anni, Maria Mangiapane, 32 anni, Marco Marcenò, 40 anni, Stefano Marino, 49 anni, Pietro Paolo Marino 24 anni, Gandolfo Emanuel Milazzo, 28 anni, Antonino Nicosia, 26 anni, Francesco Paolo Nuccio, 38 anni, Fabrizio Nuccio, 30 anni, Giovanni Nuccio 33 anni, Alessio Sammartino, 23 anni, Claudio Savoca, 26 anni, Cinzia Selvaggio 47 anni, Alessio Serio, 29 anni, Andrea Serio, 22 anni, Roberto Serio, 47 anni, Umberto Felice Tumminia, 28 anni, Marcella Tuttoilmondo, 48 anni.

Ai domiciliari Cristian Balistreri 29 anni, Calogero Benigno 22 anni, Stefano Bologna 59 anni, Giacomo Catanzaro, 27 anni Raffaele Costa, 56 anni, Rosario Cozzo, 33 anni, Marco Cucina, 27 anni, Pietro Di Paola, 31 anni, Salvatore Di Pietra, 43 anni, Davide Dispensa, 39 anni, Roberta Emanuele, 23 anni, Benedetto Giuliano, 22 anni, Antonino Leto, 27 anni, Giuseppe Lo Coco, 36 anni, Gabriele Mistretta, 29 anni, Franco Pantaleo, 59 anni, Michele Pantaleo, 26 anni, Benedetto Scafidi, 43 anni, Rosario Vitrano, 46 anni, Stefano Costa, 26 anni. Deve presentarsi alla Pg Angelo Mangano, 42 anni.

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