Il gip: “Lucrezia uccisa con lucida freddezza”

Delitto nel Catanese: resta in carcere il fratello. Il legale: "Serve perizia psichiatrica" VIDEO

Il gip di Catania ha confermato il fermo, ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio aggravato e occultamento di cadavere, eseguito il 17 ottobre scorso dai carabinieri, di Giovanni Francesco Di Prima, il 22enne accusato di avere ucciso con un coltello da caccia la sorella Lucrezia, di 37 anni, nella loro villa di San Giovanni La Punta. Il suo legale, l’avvocato Umberto Terranova, ha già anticipato che chiederà una perizia psichiatrica per il suo assistito.

“La perizia psichiatrica sarà un esame fondamentale per dipanare il gesto di Giovanni nei confronti della sua famiglia. Nebulose rimangono le motivazione di questo omicidio – spiega il legale – L’aspetto economico del quale si è parlato c’entra, ma solo in parte, il ragazzo ha idealizzato e male interpretato i gesti e le richieste della sorella Lucrezia nei confronti dei familiari. Secondo me Giovanni non ha capito cosa ha fatto, non si è reso conto di quello che ha commesso e lo dico nel pieno rispetto del dolore della famiglia”.

La notizia della convalida del fermo da parte del Gip di Giovanni Francesco Di Prima è stata confermata dalla Procura Distrettuale di Catania, che ha coordinato le indagini dei carabinieri, con una nota in cui ricostruisce dinamica e movente del delitto della sorella dell’arrestato.

LA RICOSTRUZIONE. La donna sarebbe stata uccisa lo scorso 15 ottobre, verso le 14.40, nella villetta di famiglia a San Giovanni la Punta. Le indagini, che miravano alla ricerca della donna scomparsa, dopo una segnalazione del fratello e del fidanzato, totalmente estraneo ai fatti, la sera dello stesso giorno, mentre la denuncia è stata poi presentata dai genitori di Lucrezia Di Prima, appena rientrati da una vacanza in un’altra regione. La svolta è arrivata dopo la scoperta su uno dei cerchioni della Fiat Panda di famiglia di alcune macchie verosimilmente di sangue.

I carabinieri, assieme al dettaglio fornito dal fidanzato della 37enne sulla scomparsa di un lenzuolo normalmente utilizzato per coprire attrezzi ginnici conservati in garage, hanno messo a fuoco alcune incongruenze dei racconti del fratello della scomparsa. Giovanni Francesco Di Prima, riconvocato in caserma e vistosi alle strette, si è autoaccusato del gravissimo reato e ha accompagnato i militari dell’Arma a Nicolosi, dove aveva occultato il cadavere. Secondo quanto emerso, ricostruisce la Procura di Catania, “nel primo pomeriggio del 15 ottobre, il 22enne avrebbe deciso di uccidere la sorella perché spinto dal desiderio di “liberare” i genitori dal peso derivante da richieste di somme di denaro, gravanti sul bilancio familiare e avanzate dalla vittima per ristrutturare un’abitazione in cui sarebbe dovuta andare a vivere con il fidanzato”.

“Pertanto, approfittando dell’assenza dei genitori, dopo essersi appostato tra la camera della sorella e il bagno – continua la ricostruzione dell’accusa – alla vista della sorella le ha sferrato tre fendenti con un coltello da caccia provocandole la morte e spingendola nell’immediatezza all’interno della doccia. Con lucida freddezza, il ragazzo, ha quindi avvolto il corpo della donna in un lenzuolo bianco e in teli di plastica e, dopo aver trascinato il cadavere per le scale dei tre piani della villetta sino al garage, l’ha caricato sul sedile posteriore della Fiat Panda a lui in uso per poi occultarlo sotto due vecchi materassi nella citata zona di campagna ai piedi dell’Etna”.

LUTTO CITTADINO. Il sindaco, Nino Bellia, e l’amministrazione comunale di San Giovanni La Punta, “interpretando il diffuso sentimento di dolore dell’intera comunità, per la tragica scomparsa di Lucrezia Di Prima, ritengono opportuno e doveroso esprimere rispetto e vicinanza al dolore della famiglia proclamando il lutto cittadino per la giornata di giovedì 21 ottobre 2021 in occasione della celebrazione dei funerali previsti per le 16”. Il sindaco ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere negli edifici pubblici e la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche in programma nell’arco della giornata del lutto cittadino e invita tutti i cittadini a osservare un minuto di silenzio e di raccoglimento ai titolari degli esercizi commerciali ricadenti nelle piazze Mangano ed Europa e via Roma (zona centro) e abbassare le saracinesche per 10 minuti in coincidenza delle esequie.

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