Italia ultima in Ue per uso di social

Eurostat: la causa principale la mancanza di connessione Internet in alcune zone

Gli italiani sono ultimi in Europa nell’uso dei social network. A sfatare una percezione che ci vede concentrati a fare selfie e pubblicare post su tutto è Eurostat nel suo “Regional yearbook 2021 edition”. Il dato però non è legato a un cambiamento culturale bensì principalmente al digital divide e al ritardo nella connessione soprattutto in alcune zone. Meglio di noi pure la Turchia, un Paese non proprio accogliente con Internet e i social.

I dati di Eurostat si riferiscono all’uso dei social network negli ultimi tre mesi del 2020 e comprendono anche gli utilizzatori saltuari delle diverse piattaforme. Certificano che più della metà della popolazione adulta nella zona Ue (il 57%) ha partecipato ai social network nei tre mesi precedenti l’ultima indagine. Il tasso di partecipazione per i giovani di età compresa tra i 16 e i 24 anni (87%) è stata quasi quattro volte superiore al tasso corrispondente agli anziani di età compresa tra i 65 e i 74 anni (22%).

Tuttavia, si sottolinea come durante l’ultimo quinquennio (il 2015-2020, per il quale sono disponibili i dati) la quota di giovani che partecipano ai social network è cambiata poco o nulla. Al contrario, la percentuale di persone anziane che utilizzano queste piattaforme è quasi raddoppiata nello stesso periodo.

Nella classifica che mette in fila 32 Paesi nell’area Ue, l’Italia è dunque la nazione con la minor partecipazione ai social network, il 48%. Al primo posto c’è l’Islanda (94%), seguita da Norvegia (88%) e Danimarca (85%). Immediatamente sopra il nostro Paese si piazzano Germania (54%), Bulgaria e Polonia (entrambe al 55%). A metà classifica ci sono Spagna, Estonia, Romania (tutte al 65%) e Slovacchia (64%). Turchia e Grecia sono rispettivamente al 62% e al 59%. Il Regno Unito segna il 78%; mentre per la Francia non sono disponibili dati aggiornati.

Le ampie differenze nei tassi di partecipazione ai social sono in parte legate al fatto che le persone sono o meno connesse a Internet, in zone che Eurostat definisce “regioni prevalentemente rurali o ultraperiferiche”. Nel caso dell’Italia sono il Sud e le Isole.

E gli ultimi dati di Audiweb mostrano che nel nostro Paese a luglio 2021 meno di due terzi degli italiani hanno utilizzato Internet. Secondo l’Ufficio statistico dell’Unione europea ci possono essere altri fattori rilevanti della partecipazione ai social media, come ad esempio l’invecchiamento della popolazione nelle regioni prevalentemente rurali o questioni legate alla privacy e alla disponibilità degli individui a condividere i propri dati online.

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