“Nessuna circolare svuota ospedali per evitare restrizioni”

Razza: "Non temiamo cambio di colore, criteri di dimissioni dai reparti Covid definiti da Agenas e Cts" VIDEO

L’assessorato alla Salute della Regione Sicilia in una nota smorza le polemiche sul recente provvedimento che individua nell’Isola nuovi parametri per la dimissione di pazienti ricoverati per Covid.
“La Regione Siciliana agisce con estremo scrupolo nell’esclusivo obiettivo di fronteggiare la crescita dei contagi da Covid-19 e consentire a chi lo necessita di essere curato in maniera appropriata – spiega la nota -. Non c’è nessuna circolare ‘svuota ospedali’, come sostenuto da qualcuno, poiché le dimissioni dei pazienti dai reparti per essere curati a domicilio vengono effettuate secondo criteri definiti dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi regionali e riportati nel parere del Comitato Tecnico Scientifico regionale”.
“Piuttosto la Regione sta adottando un criterio di precauzione nel riportare le disponibilità di posti letto ai parametri di marzo, non per sfuggire alle restrizioni imposte dai ‘colori’ ma per fronteggiare le richieste di ricoveri, visti i comportamenti sociali poco attenti al rispetto delle regole di prevenzione e l’alto numero di turisti che affollano l’Isola”.
L’assessore Razza oggi è anche intervenuto a Prima Linea tg di Telecolor: “Se si aumentano i posti letto, ritornando ai livelli di marzo, lo si fa perché si vede crescere il numero dei contagiati e quindi ci guida il principio di precauzione. Se non lo avessimo fatto, con questa crescita di ricoverati, saremmo probabilmente stati accusati del contrario”.

“Non dobbiamo tenere molto conto della classificazione, lo dico sempre. Quello che deve preoccuparci è la diffusione del contagio in una fase nella quale c’è una grandissima mobilità, ma soprattutto un calo di attenzione che deve essere molto stigmatizzato”, continua Razza.
“Tutte le regioni italiane turistiche avevano chiesto di individuare un parametro diverso per la popolazione – spiega Razza -. In Sicilia noi avremmo nel mese di agosto oltre due milioni di turisti e questo vuol dire moltiplicare in maniera molto forte i contagi, soprattutto tra i più giovani che frequentano i locali e che trovano occasioni di incontro molto più ravvicinate e molto più frequenti”.
“Ma non vuol dire – ha aggiunto l’assessore – che sia il turismo la causa della crescita dell’epidemia perché chi viene in Sicilia è ben accetto. La dimostrazione l’abbiamo data quando abbiamo previsto le aree tamponi nei parchi archeologici che, infatti, sono stati presi d’assalto da turisti da tutto il mondo”.
“Abbiamo un grande tema che è quello di quanti non si sottopongono al vaccino – ha concluso l’assessore – e oggi oltre il 90% degli occupanti delle terapie intensive sono appunto non vaccinati. Dobbiamo abbandonare queste pulsioni ideologiche e ricordare a tutti i cittadini che la vaccinazione oggi è l’arma più importante a nostra disposizione”.
 

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