Pioggia di cenere: Catania è nera

Strade ricoperte da una fitta coltre, limite di velocità fissato a 30 km/h per due giorni VIDEO 1-2-3 Ecco come smaltire la sabbia vulcanica. Disagi nei centri pedemontani: il dettaglio

CATANIA – Risveglio in nero per Catania a causa dell’abbondante cenere lavica depositata nella notte dai venti che hanno trasportato la nube eruttata dall’Etna verso la città e i paesi del versante sud.
Squadre comunali sono al lavoro da questa notte per rimuovere la coltre nera. I primi interventi sono stati effettuati nel centro cittadino, ma si lavora anche nelle periferie per cercare di limitare i problemi.
Già dalle 4 del mattino di oggi una decina di spazzatrici e numerosi operatori della nettezza urbana stanno provvedendo con mezzi meccanici alla pulizia delle strade cittadine con servizi straordinari provvedendo alla raccolta e allo smaltimento della cenere nei termini consentiti dalla legge.

“Stiamo lavorando senza sosta da questa notte per cercare di liberare le strade – afferma l’assessore comunale all’Ecologia, Fabio Cantarella – ormai è diventata consuetudine, mezzi meccanici sono dislocati in diversi punti della città per procedere alle operazioni di pulizia”.
La città è per la gran parte ricoperta dalla cenere vulcanica. Sulle piazze, le strade e i tetti di Catania è presente un fitto strato di materiale piroclastico che compromette la circolazione viaria, con problemi di aderenza a causa del terreno sdrucciolevole e per questo il Comune “raccomanda la massima prudenza negli spostamenti”.
L’amministrazione comunale di Catania, d’intesa con il dipartimento regionale della Protezione civile, “segnala la pericolosità di percorrere le strade di Catania, sia a piedi sia con mezzi motorizzati, a causa dell’ emergenza cenere per via del nuovo intenso parossismo dell’Etna”.
Il sindaco Salvo Pogliese ha emanato un’ordinanza fissando, per le prossime 48 ore, il limite di velocità in 30 Km/orari per la circolazione di cicli e motocicli in tutte le strade del territorio comunale. L’ordinanza del primo cittadino impone anche alla Direzione Manutenzione e Servizi Tecnici di provvedere alla pulizia dei tombini e delle caditoie intasate dalla cenere vulcanica.
Adeguata segnaletica per pericolo cenere vulcanica nelle direttrici Nord, Sud ed Ovest, è in fase di sistemazione nelle grandi arterie di ingresso in città, fino a quando non saranno ripristinate le condizioni preesistenti ovvero l’eliminazione della cenere vulcanica dalle strade comunali.
Ai cittadini viene fatto obbligo di depositare la sabbia vulcanica, eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni, in prossimità dei cassonetti utilizzati normalmente per il conferimento dei rifiuti e nella zona della differenziata di utilizzare appositi contenitori da depositare separatamente nel giorno stabilito per la raccolta del vetro.

“È consigliabile – si sottolinea la nota diramata da Palazzo degli Elefanti – utilizzare la mascherina anche all’aperto, per proteggere le vie respiratorie e che anziani e persone con disabilità motorie restino a casa. Il Comune di Catania, la notte scorsa, ha attivato le azioni operative previste dal piano di protezione civile, con presidio e monitoraggio a tutela della sicurezza dei cittadini”.

La caduta di cenere ha coinvolto numerosi centri della provincia. Questa la situazione nel dettaglio, secondo il report della Protezione Civile regionale: Pedara, ricaduta cenere abbondante; Viagrande, modesta ricaduta; Sant’Agata Li Battiati ricaduta cenere abbondante; Aci Bonaccorsi, ricaduta cenere abbondante; Aci Castello ricaduta zona centro e zona Cannizzaro; Aci Catena modesta ricaduta cenere; Aci Sant’Antonio modesta ricaduta cenere; Acireale, nessuna ricaduta; San Giovanni La Punta ricaduta cenere abbondante; Nicolosi , modesta ricaduta al centro , abbondante sul settore est; Valverde, modesta ricaduta; Tremestieri Etneo, ricaduta cenere abbondante.

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