Canicattì, telemedicina per i pazienti cardiologici

di Nuccio Sciacca - Utile innovazione del centro di aritmologia dell’ospedale Barone Lombardo

Il presidio ospedaliero Barone Lombardo di Canicattì si è dotato di dispositivi cardiaci impiantati nel centro di aritmologia del reparto di cardiologia, diretto da Luciano Sutera Sardo, che possono essere controllati anche da remoto.
“Il controllo da remoto – spiega Sardo – è un monitoraggio telemetrico grazie al quale vengono trasmessi, attraverso un modem dedicato, i dati memorizzati nei dispositivi cardiaci impiantati. Con questo sistema è adesso possibile, in tempo reale, il riconoscimento precoce sia di problemi clinici (come tachiaritmie ventricolari, fibrillazione atriale e altri) sia di inconvenienti tecnici (frattura degli elettrodi, rottura dell’isolante, esaurimento della batteria, e così via)”.
“Così, la cardiologia dell’ospedale di Canicattì può fornire una risposta quanto più possibile tempestiva a eventuali criticità ottimizzando la terapia o effettuando immediate visite cliniche o ricoveri urgenti – continua Sardo -. Il monitoraggio continuo dei parametri del dispositivo impiantato contribuisce significativamente al miglioramento sia della qualità della vita dei pazienti sia del loro confort riducendo gli spostamenti verso la sede ospedaliera”.
“Peraltro i minori accessi in struttura permettono da subito di contribuire a decongestionare l’accoglienza ospedaliera facilitando una razionalizzazione delle risorse umane e professionali disponibili in reparto. Il controllo da remoto – aggiunge – riguarda tutti i dispositivi cardiaci impiantabili: dai defibrillatori ai pacemaker, dai re-sincronizzatori ai registratori loop recorder”.
“La cardiologia di Canicattì, inoltre, sta sperimentando un’ulteriore evoluzione del sistema, ovvero l’utilizzo della telemetria bluetooth che consente un ulteriore balzo nel futuro della gestione del controllo remoto. Nuovi dispositivi, che fanno uso di questa tecnologia wireless integrata, semplificano ulteriormente il monitoraggio remoto grazie a un’app mobile, scaricabile sugli smartphone dei pazienti che comunque non dovranno fare altra azione sul telefonino, dopo aver scaricato l’applicativo”, conclude Sardo.
Il servizio e l’aggiornamento tecnologico sono stati anche merito del direttore del Dipartimento cardiovascolare, Lello Vasco, e della direzione strategica dell’Asp di Agrigento e del commissario straordinario, Mario Zappia.

scroll to top