Crolla ballatoio, muore operaio ad Avola

Incidente sul lavoro: la vittima è un 45enne, un suo collega ricoverato al Cannizzaro di Catania

AVOLA (SIRACUSA) – E’ di un morto e un ferito grave il bilancio di un tragico incidente sul lavoro avvenuto questa mattina intorno alle 8.30 ad Avola, nel Siracusano. Due operai sono rimasti coinvolti nel crollo di un ballatoio durante i lavori di ristrutturazione in un’abitazione di via Antonio Caldarella.

Il 45enne Sebastiano Presti di Avola è deceduto sul colpo ed è stato estratto dalle macerie dai vigili del fuoco; l’altro, un 44enne anche lui di Avola, ha riportato un politrauma, contusioni polmonari e un trauma toracico. Non sarebbe in pericolo di vita, ma sono in corso approfondimenti diagnostici da parte dei medici del Trauma Center dell’ospedale Cannizzaro.
Sebastiano Presti aveva una moglie, Graziella, e due figli, un ragazzo da poco partito in Marina Militare e una bambina. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta.
“Un momento di sconforto per l’intera comunità. Manifesto profondo cordoglio per questa tragedia ed esprimo la vicinanza alla famiglia della vittima e alla ditta e agli operai coinvolti” commenta il sindaco di Avola, Luca Cannata.
Un rinnovato appello alla sicurezza nei luoghi di lavoro arriva da Vera Carasi, segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, e Gaetano La Braca, responsabile d’aria della Filca Cisl territoriale, che hanno espresso “vicinanza alla famiglia, cordoglio per questa nuova vittima sul lavoro. Una nuova tragedia che ci scuote e ci fa rinnovare l’appello alla sicurezza per tutti i lavoratori. Gli accertamenti ci diranno cosa è accaduto – aggiungo Carasi e La Braca – intanto resta il dolore per un’altra vita strappata ad una famiglia durante il lavoro. Non finiremo mai di chiedere il rispetto di tutti i protocolli di sicurezza. Il lavoro è sacro e tale deve restare”.
In una nota Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Giuseppe Messina, Segretario Regionale Ugl Sicilia, dicono: “Urgono più controlli e una maggiore formazione per i lavoratori, in particolare, laddove si svolgono mansioni a rischio infortuni. La cultura della sicurezza deve essere al centro dell’agenda di Governo, con il fine di evitare questa strage continua e silenziosa”.

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