Omicidio alla Vucciria, convalidati i fermi

Il gip di Palermo ha disposto il carcere per i tre della famiglia Romano

PALERMO – Il gip di Palermo Piergiorgio Morosini ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per Matteo 39 anni, il fratello Domenico, 49 anni, e Giovanni Battista Romano, 29 anni, accusati di aver ucciso Emanuele Burgio nella notte tra domenica e lunedì in via dei Cassari, alla Vucciria, non lontano dalla trattoria “Zia Pina”, gestita dalla famiglia della vittima.
Il giudice ha quindi accolto le richieste del procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dei sostituti Giovanni Antoci e Federica Paiola, che coordinano l’indagine della squadra mobile.
Stamattina, durante un lungo interrogatorio, Domenico Romano, difeso dall’avvocato Vincenzo Giambruno, ha risposto alle domande del giudice e ha fornito la sua versione dei fatti. Una ricostruzione che non è in linea con quanto accertato dagli agenti della squadra mobile.
Domenico è stato l’unico a rispondere. Matteo, accusato di avere esplosi i colpi di pistola contro Burgio, e Giovanni Battista che avrebbe passato l’arma allo zio, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

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