Rt basso, la Sicilia punta alla zona bianca

Migliorano i numeri, il cambio potrebbe scattare nella seconda metà di giugno

Con l’indice di contagio Rt a 0,78, il tasso di occupazione di terapie intensive e ordinarie al 13% e 20% e col calo dei contagi, la Sicilia, come altre regioni d’Italia, punta dritto verso la “zona bianca”, che potrebbe scattare nella seconda metà di giugno.
Tutto questo quando Il ministro della Salute Roberto Speranza si appresta a firmare in giornata una nuova ordinanza che prevede l’intera Italia in area giallo a partire dal 24 maggio.
Secondo i parametri più recenti, raccolti dall’Istituto superiore di sanità, è evidente il miglioramento della performance nell’Isola, dove prosegue la corsa per recuperare terreno sul fronte delle vaccinazioni, rallentate dalla psicosi AstraZeneca, con una serie di iniziative – dalle vaccinazioni no stop giorno e notte ai nonni accompagnati dai nipoti fino ai diplomandi – che dovrebbero fare aumentare il numero delle persone immunizzate.
Nell’ultima settimana, da venerdì 14 a giovedì 20 maggio, in Sicilia sono state effettuate 297.556 somministrazioni, 200 mila delle quali come prima dose. Un risultato che ha consentito di superare di 35 mila il target assegnato alla regione dal generale Figliuolo.
“Ci sono 7 Regioni, rispetto alle 3 della scorsa settimana, che hanno valori di incidenza al di sotto della soglia di 50 casi per 100 mila abitanti, che è la soglia sotto la quale si può procedere al tracciamento sistematico e si può lavorare col contenimento”, ha evidenziato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. Il nostro Paese, ha detto, “ha una curva che continua a decrescere: la combinazione delle misure adottate e delle vaccinazioni fa sì che la curva si configuri come assolutamente positiva in questa fase”.
Secondo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza “andando in là con la buona stagione si dovrebbe avere un effetto positivo rispetto a una ridotta trasmissione dell’infezione da Covid. L’aumento della popolazione vaccinata, le misure prese e l’elemento della stagionalità sono i tre elementi che possono avere un’influenza positiva, ma dal punto di visata epidemiologico la situazione è oggi soddisfacente”.
E oggi è iniziata la somministrazione ai lavoratori della zona industriale di Siracusa. Grazie al primo hub vaccinale multi-aziendale in Italia voluto da Confindustria Siracusa, con l’Asp e l’assessorato alla Salute. L’hub si trova nella sede del dopolavoro di Isab-Lukoil, a Città Ciardino (Melilli), dove circa seimila dipendenti delle aziende potranno ricevere il vaccino nelle tre postazioni allestite.

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