In Sicilia l’attacco ai garibaldini cattivi: “Cancelliamo via Bixio”

DiventeràBellissima chiede la rimozione delle intitolazioni stradali agli ufficiali colpevoli di stragi

PALERMO – Nessuna via, piazza o struttura pubblica della Sicilia resti intitolata a quegli ufficiali garibaldini “che si macchiarono di stragi contro la popolazione siciliana”. E’ il senso di un disegno di legge dei deputati regionali di DiventeràBellissima in Sicilia, che prevede l’istituzione nell’assessorato degli Enti locali di una “commissione di verifica dei nominativi” con l’obiettivo di individuare tra gli ufficiali delle truppe garibaldine presenti in Sicilia nel periodo 1860-1870 “che si sono macchiati di efferati massacri di civili”.
In base al ddl, i Comuni dovranno sostituire dalla toponomastica quei nominativi con altri scelti tra le vittime dei massacri. “In Sicilia abbiamo ben 106 strade e piazze intitolate a massacratori di siciliani inermi, un insulto alla memoria di migliaia di vittime innocenti – dicono i deputati del movimento di Nello Musumeci -. L’avventura garibaldina ha rappresentato sempre una terribile contraddizione tra la storiografia ufficiale racconta e la realtà dei fatti. Se, infatti, lo sbarco di Garibaldi è stato il preludio della nascita dello Stato italiano, è anche vero che durante l’avanzata in Sicilia delle truppe garibaldine ci sono stati pure vergognosi atti nei confronti di interi paesi”.
“Alcuni generali garibaldini – concludono – repressero le rivolte contadine con atti di guerra nei confronti della popolazione civile: si distinsero per la loro ferocia, ad esempio, Nino Bixio, Pietro Quintino, Raffaele Cadorna, Giuseppe De Villalta ed Enrico Cialdini”.

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