In Sicilia false pure le mascherine degli ospedali: “Buone per il giardinaggio”

La denuncia dei deputati regionali del M5s dopo le ispezioni: "Molte hanno in bella evidenza la scritta 'non medical'"

PALERMO – “Mascherine buone forse solo per il giardinaggio, kit di protezione dal Covid contenenti materiale non idoneo in alcune postazioni del 118 del Siracusano e anche in numerosi reparti ospedalieri della Sicilia. La guerra al Covid, nella nostra isola, si fa con le armi spuntate: è scandaloso, Musumeci intervenga subito”.
A lanciare l’allarme sono i deputati regionali del M5s, componenti della commissione Salute dell’Ars Giorgio Pasqua. Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca, dopo un’ispezione fatta in diverse postazioni Seus-118 da Giorgio Pasqua, in seguito alla quale è scattata la denuncia ai Nas.
“Ho potuto constatare di persona – dice Pasqua – quello che tantissimi operatori mi avevano segnalato. Nella postazione 118 di Ortigia ho trovato mascherine nella cui confezione campeggiava in bella evidenza la scritta ‘non medical’, a testimoniare plasticamente l’inadeguatezza del presidio a proteggere dal Covid. Nei kit in dotazione al 118- Pte di Rosolini solo la tuta aveva la certificazione, ma non le mascherine, i calzari e i guanti. Sembrerebbe che questo confezionamento non sia stato effettuato dalla casa produttrice, ma che nella confezione della tuta siano stati inseriti altri materiali, non si sa da chi”.
Stessa situazione a Palazzolo Acreide, prosegue il parlamentare, “dove mi sono state mostrate confezioni di tute all’interno delle quali erano stati inseriti altri dispositivi, con mascherine che presentavano l’unica generica stampigliatura ‘KN95’ e senza altre indicazioni di conformità”.
“Qui, a differenza, delle altre due postazioni visitate – sottolinea – mi sono state mostrate altre mascherine FFP2 con regolare certificazione stampigliata”.
Queste anomalie, secondo le informazione raccolte da Pasqua e dagli altri deputati 5 stelle della commissione Salute, non sarebbero comunque limitate alle postazione visitate, “ma sarebbero diffusissime in tutta la Sicilia e non limitate solo alle postazioni 118”.
“Ci risulta – dice Pasqua – che quanto riscontrato nel Siracusano è diffuso in numerose postazioni 118 della Sicilia e anche in numerosi reparti ospedalieri siciliani, come ho denunciato nel corso dell’audizione in commissione Salute del 14 aprile scorso”.
La denuncia arriva proprio nel momento in cui la Regione annuncia lo stanziamento di venti milioni di euro come contributo a fondo perduto da utilizzare per la riconversione delle imprese siciliane alla produzione di dispositivi anti-Covid.
Il presidente Musumeci e l’assessore per l’Economia Gaetano Armao hanno firmato un decreto congiunto per la predisposizione di interventi in favore delle imprese che abbiano avviato o intendano avviare processi di riconversione industriale per la produzione di dispositivi di protezione individuale (dpi) anti-Covid. Il fondo sarà gestito da Irfis-FinSicilia.

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