Cartelli invisibili, l’immagine bruciata dell’A18

di Tonino Demana. Vegetazione incolta ed incendi mettono a rischio l'incolumità degli automobilisti

Anni di immobilismo ed abbandono non si possono recuperare in pochi mesi, ma la sensazione è che per vedere l’A18 Messina-Catania in condizioni accettabili occorra altro tempo sebbene nell’ultimo periodo siano stati avviati massicci interventi di manutenzione.
Dopo le polemiche per le buche-killer del mese scorso, in parte rattoppate ed in parte sistemate con lavori urgenti sul tratto Roccalumera-Giardini Naxos, l’autostrada sembra ancora lontana dagli standard di sicurezza con colonnine Sos quasi del tutto inesistenti, vegetazione incolta in più punti e protezioni laterali sempre più precarie che agevolano l’intrusione sulla sede stradale di animali di grossa taglia.
Non è la prima volta che cani randagi attraversino le carreggiate mettendo a rischio l’incolumità degli automobilisti, lo scorso anno un motociclista all’altezza di Sant’Alessio rischiò la vita per essersi trovato di fronte un pastore tedesco.
Per non parlare degli incendi e della scarsa manutenzione ai margini dell’A18, con la vegetazione che spesso fa parte integrante della sede stradale. Non mancano gli incendi che a volte danneggiano persino la segnaletica verticale. I cartelli che vi mostriamo nella foto sono l’esempio lampante e risalgono all’estate 2019, da quasi due anni sono in quelle condizioni e nessuno ha mai pensato di sostituirli. Un’immagine desolante, specie per il cartello con sfondo azzurro, che indica la possibilità di raggiungere importanti mete turistiche siciliane come Taormina e Letojanni. Tutti lo vedono, tutti lo guardano, nessuno lo sostituisce e chissà per quanto altro tempo rimarrà lì, magari si aspetterà un altro incendio, tanto la stagione estiva, sinonimo di roghi, non è poi così lontana…

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