In tv il confronto con la possibile Denise

L'avvocato di Piera Maggio martedì in una trasmissione russa: "Le farò domande sulla sua infanzia". Tante le coincidenze

PALERMO – “A Olesya farò alcune domande per ricostruire la sua infanzia. Insieme ai risultati scientifici che avremo, le risposte della giovane ci aiuteranno a capire se si tratta di Denise o no”. Il primo confronto faccia a faccia tra l’avvocato Giacomo Frazzitta e la giovane russa Olesya Rostova in cerca della propria madre, avverrà martedì sera, durante la trasmissione “Lasciali parlare”, in onda sull’emittente russa Primo canale.
È proprio in quella trasmissione che la giovane ha fatto il suo appello tra le lacrime. La Rostova sarà in studio, mentre l’avvocato Frazzitta sarà collegato in diretta da Marsala.
“Al momento non abbiamo ancora avuto la possibilità di un contatto diretto con la giovane – spiega l’avvocato Frazzitta – e martedì sarà la prima volta che questo avverrà, in concomitanza con i risultati del gruppo sanguigno. A Olesya chiederò se ricorda i momenti antecedenti all’ingresso in orfanotrofio e, quindi, capire se le persone che l’hanno tenuta segregata fossero dei rom”.
Determinante in questa vicenda, che ha riacceso i riflettori sul caso di Denise Pipitone, sarà comunque la compatibilità del gruppo sanguigno di Olesya Rostova con quella di Denise. “Soltanto dopo, in caso si accerti la compatibilità, si procederà con il Dna”, dice ancora l’avvocato.
“La speranza di trovare e riabbracciare Denise non è mai mancata – fa sapere Piera Maggio -. In questi anni l’abbiamo sempre cercata, anche in tutte quelle segnalazioni, avvistamenti, che poi sono risultati nulli. Anche in questo caso andremo cauti, si proseguirà con la comparazione del gruppo sanguigno e se sarà il caso procederemo con il Dna. Ci speriamo tanto però allo stesso tempo non vogliamo illuderci”.
Somiglianze e coincidenze arricchiscono questa ulteriore speranza di trovare Denise. Alcune foto mostrano tratti somatici simili tra Olesya, Piera Maggio e Piero Pulizzi, padre naturale della bimba scomparsa il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo.
Numerose anche le coincidenze, a partire dall’età (4 anni) quando le due bambine sono state rapite. “Abbiamo fatto uno studio sul nome Olesya – aggiunge l’avvocato Frazzitta – e nella letteratura ucraina-russa è la protagonista di un romanzo che narra la storia di una giovane nipote che vive con la nonna ed è perseguita dalla comunità rurale fino a quando scompare. È un fatto curioso ma è solo un elemento suggestivo”.

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