“Per il Catania ha segnato…”

di Alberto Cigalini. Vittoria con dedica a Stefania Sberna: la modesta Cavese battuta 2-0 con reti di Giosa (foto Galtieri) e Dall'Oglio. In luce Sarao, cresce Maldonado

a.cig.) “Per il Catania hanno segnato…”. Due gol e una dedica. A Stefania Sberna, voce rossazzurra spentasi prematuramente qualche giorno fa.
Il Catania onora nel modo migliore il lutto al braccio per la scomparsa della sua storica speaker. Lo fa con una secca vittoria contro la Cavese, la seconda di fila della nuova gestione tecnica.
Agli uomini di Baldini basta una pigiata sull’acceleratore in apertura di ripresa per far saltare la debole resistenza dei padroni di casa, formazione di tenore davvero modesto e sempre più ultima in classifica.
Passati in una settimana dall’avversario più in forma del campionato (l’Avellino, reduce da 14 risultati utili) a quello più in difficoltà (6 sconfitte di fila, diventate 7), i rossazzurri incamerano tre punti che, con le doverose tare del caso legate ai chiari limiti del contendente di turno, servono a guadagnare convinzione, offrono qualche conferma (la stabilità difensiva della linea a quattro, la crescita di Maldonado e Dall’Oglio in una mediana più equilibrata, l’utilità di Sarao nel terzetto avanzato) e un quinto posto per il momento non attaccabile dalle inseguitrici, visto che né Juve Stabia né Foggia scenderanno in campo nel fine settimana.
Baldini come previsto conferma modulo e uomini proposti contro l’Avellino. Tocca ai rossazzurri fare la partita contro una Cavese il cui 4-3-1-2 con Calderini, uno dei tanti ex di turno, a sostegno delle punte Bubas e Gerardi ribadisce tutti i limiti, offensivi e non, di un gruppo che oltre all’agonismo ha poco da mettere in campo.
Pur senza esibire l’intensità di sette giorni prima e con alcuni uomini non troppo ispirati (Izco impreciso in mediana, Piccolo opaco in avanti), è il Catania a creare gli unici pericoli –  concentrati nei primi 20 minuti – con una punizione di Maldonado sulla quale Kucich si oppone a pugni chiusi, un colpo di testa di Sarao su cross di Dall’Oglio con palla poco oltre la traversa e soprattutto con Russotto, altro ex ma dalla sponda opposta, pregevolmente imbeccato da Maldonado e autore di un violento sinistro sul primo palo (anche se incrociare la conclusione probabilmente sarebbe stato preferibile) che il portiere di casa riesce a respingere.
Servirebbe qualcosa in più, neppure tanto. Giusto che quel offrono i rossazzurri in apertura di ripresa, approcciata con piglio maggiormente deciso.
Una rovesciata di Russotto e una botta dalla distanza di Sarao, entrambe respinte da Kucich, preparano il gol del vantaggio, che non a caso arriva sugli sviluppi di un piazzato, uno dei punti deboli più noti della Cavese (5 delle ultime 6 sconfitte sono maturate in circostanze simili): scambio Dall’Oglio-Russotto-Dall’Oglio e palla sul secondo palo per Giosa, totalmente dimenticato dalla difesa blufoncé e libero di fare centro al volo di sinistro.
Il problema principale, sbloccare l’incontro, è risolto. Il Catania controlla la gara senza concedere nulla a un avversario calato fisicamente e con poco da contrapporre, ma tenere in bilico il risultato è sempre un rischio.
Baldini, rilevati Izco e Piccolo con Welbeck e Reginaldo, prova a mettersi al riparo da brutti scherzi con un altro tentativo al volo di Giosa sul quale Scoppa riesce a liberare e con un tiro dalla distanza del combattivo Sarao che Kucich vola a deviare.
Dopo uno spunto di Ricchi a sinistra con intervento di Martinez (più sicuro in uscita quest’oggi) ad allontanare il traversone basso e il pericolo, il Catania chiude i conti.
Break a centrocampo di Welbeck su Lulli, altro nuovo entrato e altro ex del match, e palla a Dall’Oglio che, complice il ritardo con cui i centrali Matino e De Franco decidono di andare a chiudere, può mettere nel mirino la porta e scagliare un preciso destro dal limite che s’insacca a fil di palo.
Giochi definitivamente fatti e finale vivacizzato dal tiro di Senesi deviato sul palo da Martinez, dal rosso a Matino, che abbatte Sarao nel recupero dopo essersi fatto soffiare palla, e dalla successiva punizione di Reginaldo respinta da Kucich. Finisce 2-0. Quella fascia nera al braccio è stata onorata.
CAVESE-CATANIA 0-2
Cavese (4-3-1-2): Kucich 6.5; Nunziante 5 (35′ st Natalucci sv), Matino 4.5, De Franco 5, Ricchi 5.5; Matera 5.5, Scoppa 5 (23′ st Senesi 6.5), Cuccurullo 5 (23′ st Lulli 4.5); Calderini 5 (15′ st Montaperto 5.5); Bubas 5 (35′ st Gatto sv), Gerardi 5. In panchina D’Andrea, Paduano, Senese, Gega, Semeraro, Favasuli, De Rosa. All. Campilongo 5
Catania (4-3-3): Martinez 6.5; Calapai 6, Giosa 6.5 (43′ st Sales sv), Claiton 6, Pinto 6; Dall’Oglio 7 (43′ st Rosaia sv), Maldonado 6.5, Izco 5.5 (18′ st Welbeck 6.5); Piccolo 5.5 (30′ st Di Piazza sv), Sarao 7, Russotto 6.5 (18′ st Reginaldo 6). In panchina Santurro, Albertini, Zanchi, Golfo, Vrikkis. All. Baldini 6.5
Arbitro: Bitonti di Bologna 6
Reti: 3′ st Giosa, 35′ st Dall’Oglio.
Note: espulso Matino (48′ st) per fallo su chiara occasione da gol. Ammoniti Giosa, Dall’Oglio, Nunziante, Senesi, Claiton e Matino. Angoli 7-3 per il Catania. Recupero 1′ e 5′.

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