Vaccini, ultra fragili in coda per ore ammassati: “Senza indicazioni è un labirinto”

Prima giornata di somministrazioni e subito lunghe attese a Palermo: scoppiano le proteste. Possibili le prenotazioni via mail: gli indirizzi

PALERMO – Prima giornata di vaccinazioni alla Fiera del Mediterraneo di Palermo per i cittadini che rientrano nelle categorie degli ultra-fragili.
In centinaia hanno prenotato per ricevere la prima dose di Pfizer. Ci sono lunghe code per accedere all’area della somministrazione che hanno suscitato proteste tra le persone in attesa.
“Siamo stati costretti ad attendere per ore all’aperto prima di poter prendere il numero ed essere chiamati”, racconta un 60enne in attesa di sottoporsi al vaccino.
Secondo il presidente di Adiconsum Palermo-Trapani, Marco Stassi, c’erano indicazioni sugli accessi non chiare, persone anziane e fragili lasciate in attesa all’aperto per ore, personale non organizzato. “Non è pensabile che persone molto anziane – spiega – siano costrette a raggiungere a piedi un ingresso mal segnalato e debbano poi attendere il turno per ore all’aperto, soprattutto in giornate invernali”.
“L’assenza di indicazioni precise sull’ubicazione del padiglione – aggiunge – rende l’area un vero e proprio labirinto e il distanziamento tanto predicato è una utopia. Le persone sono ammassate l’una all’altra a dispetto delle regole che da un anno l’emergenza Covid ci impone e con grave rischio per i cittadini”.
Gli estremamente vulnerabili che per qualsiasi motivo non sono riusciti ad effettuare la prenotazione del vaccino mediante i canali telematici già attivati potranno scrivere una email agli indirizzi di posta elettronica predisposti da ciascuna delle nove Asp. I cittadini interessati dovranno inviare la certificazione che accerti la loro condizione di salute rilasciata dal medico curante o dallo specialista. Sarà poi compito delle Asp fornire risposte agli utenti entro le 24 ore dalla ricezione della email e programmare la vaccinazione anti-Covid.
Questi gli indirizzi:
Agrigento ([email protected]);
Caltanissetta ([email protected]);
Catania ([email protected]);
Enna ([email protected]);
Messina ([email protected]);
Palermo ([email protected]);
Ragusa ([email protected]);
Siracusa ([email protected]);
Trapani ([email protected]).
Inoltre, avranno da subito diritto alla vaccinazione, previa autocertificazione da presentare all’atto della somministrazione del vaccino, anche i conviventi delle persone affette dalle seguenti patologie:
– pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive;
– pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza;
– pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico;
– pazienti oncologici e oncoematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure;
– pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido;
– pazienti in attesa o sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche dopo i tre mesi e fino ad un anno;
– pazienti trapiantati di cellule staminali emopoietiche anche dopo il primo anno, nel caso che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, in terapia immunosoppressiva.
Nel caso di minori estremamente vulnerabili non vaccinabili a causa della mancanza di sieri indicati per la loro fascia di età, si procederà alla vaccinazione dei genitori, tutori o affidatari che dovranno inviare un’autocertificazione del proprio status alle mail dedicate predisposte dalle Asp.
In Sicilia sono circa 20 mila i soggetti cosiddetti fragili che hanno prenotato sulla piattaforma per essere sottoposti alla vaccinazione. Le persone anziane di età compresa tra i 70 e i 79 anni che oggi avrebbero dovuto ricevere la dose AstraZeneca sono circa 3 mila, mentre complessivamente sono in 150 mila i cittadini della stessa fascia una parte dei quali si sarebbe dovuta immunizzare con AstraZeneca.
Entro marzo in Sicilia dovrebbero arrivare altre 24.500 dosi di Moderna e altre 20 mila di Pzifer. A oggi nella scorta della Regione Siciliana ci sono 20 mila dosi di vaccino Moderna, 87 mila di Pzifer Biontech e 80 mila di AstraZeneca, ma per l’utilizzo di quest’ultimo si attende il via libera dall’Ema.

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