“Pfizer produca vaccini a Catania”

Il sindaco Pogliese: "La sospensione di AstraZeneca è un motivo in più per investire in Sicilia"

CATANIA – “La decisione di sospendere la distribuzione del vaccino AstraZeneca anche in Italia è un motivo in più per convincere i vertici aziendali della Pfizer ad attivare gli investimenti necessari per produrre, anche nello stabilimento di Catania, le fiale anti Covid necessarie per avviare una campagna di inoculazione proficua e rapida”.
Il sindaco del capoluogo etneo Salvo Pogliese ricorda che “nei giorni scorsi i sindacati hanno giustamente rilanciato l’opportunità di sfruttare le potenzialità del sito etneo che avrebbe anche le professionalità necessarie per imprimere una svolta nella lotta al virus”.
“Ai vertici della Pzifer, da parte nostra – aggiunge il sindaco di Catania – siamo pronti a offrire ogni supporto istituzionale necessario per realizzare in tempi brevissimi un polo per lo sviluppo e la fabbricazione di vaccini nel capoluogo etneo, in sintonia alle sollecitazioni espresse da tutte le organizzazioni sindacali – conclude Pogliese – per dare un contributo concreto nella lotta al Covid, valorizzando le potenzialità del sito della zona industriale di Catania”.
I segretari generali di Cgil-Cisl-Uil Catania e delle organizzazioni di categoria Filctem-Femca-Uiltec approvano: “È certamente significativo che il sindaco di Catania abbia deciso di sostenere l’appello di Cgil-Cisl-Uil. Si può fare, si deve fare, con buona pace per chi sostiene il contrario. Adesso, ci aspettiamo anche dal presidente della Regione e dai parlamentari etnei una netta presa di posizione su questa richiesta che nasce dall’orgoglio e dalla voglia di futuro dei catanesi”.
“Noi da tempo sollecitiamo che Pfizer guardi con rinnovato interesse al proprio stabilimento catanese, mentre qualcuno prospetta inaccettabili e incomprensibili ipotesi di ridimensionamento. Ribadiamo – aggiungono i sindacalisti – che lo stabilimento catanese della multinazionale possa diventare capofila di una FarmaValley etnea con un programma di investimenti sostenuto dalle istituzioni politiche nella consapevolezza della centralità strategica di questo sito nell’area mediterranea”.

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