“Sanremo per il Paese che lotta”

Amadeus alza il sipario sulla 71esima edizione, show di Fiorello tra baci in fronte e colloqui con le sedie vuote. Ascolti: -5,6% rispetto al 2020

SANREMO – E’ l’edizione di Sanremo più complicata di sempre e Amadeus la apre all’insegna della consapevolezza: “Quest’anno il cuore batte più forte dell’anno scorso”, ammette emozionato all’ingresso sul palco. “L’ho fatto con tutto me stesso, pensando a chi vive di musica, televisione, spettacolo, al Paese reale che sta lottando per ritrovarsi”.
Un’Italia che si misura con l’ansia crescente per i contagi in aumento e si prepara a nuove restrizioni: e il festival diventa un’occasione per lanciare un appello a rispettare le regole del distanziamento. “Ci siamo sentiti con il ministro Speranza: mi ha chiesto di ricordare a tutti che c’è un solo modo per uscire dalla pandemia: dobbiamo usare la mascherina, mantenere le distanze, lavarci le mani”, dice Amadeus, che ha invitato all’Ariston Alessia Bonari, infermiera simbolo della lotta al Covid. Plaude il ministro su Twitter: “Il virus si può battere con l’impegno di tutti”.
Ma gli ascolti sono sottotono. Sono stati 11 milioni 176 mila, pari al 46.4%, i telespettatori che hanno seguito su Rai1 la prima serata di Sanremo 2021. La seconda parte ha avuto 4 milioni 212 mila con il 47.8%. Nel 2020 la prima parte del festival aveva avuto 12 milioni 480 mila spettatori con il 51.2%, la seconda 5 milioni 697 mila con il 56.2%. In media, la prima serata del festival 2021 ha ottenuto 8 milioni 363 mila spettatori con il 46.6%. Nel 2020 la media era stata del 52.2% con 10 milioni 58 mila spettatori. L’appuntamento con il Primafestival ieri ha fatto segnare 1 milioni 841 mila spettatori con il 27.8% di share. Sanremo Start (dalle 20.50 alle 21.30) ha raccolto 11 milioni 592 mila spettatori pari al 38.7%.
Sanremo – che aspetta il responso del tampone molecolare per un collaboratore di Irama, a rischio esclusione dalla gara dei Big – obbedisce a un rigido protocollo e va in scena nell’Ariston vuoto: una sfida per Amadeus – che annuncia gli applausi registrati, “mi rincuora pensare che siano i vostri, da casa” – e soprattutto per i tempi comici di Fiorello. Lo showman, che fa Achille Lauro e si presenta con una cappa “da 21 chili”, rossetto e smalto nero, gioca a fare lo scaldapubblico con le poltrone: “Su i braccioli, giù i braccioli. Voi non avete mai potuto vedere il festival, occupate da tanti culi. A noi ne basterebbero una ventina. Una poltrona senza culo è come Zingaretti senza la D’Urso”.
Poi trascina Ama saltellando in platea, balla e canta con lui la sigla ‘Love Sanremo’ in stile vecchio varietà, accenna qualche battuta di satira politica (“Draghi ha 19 lauree, se le cancella dal curriculum, parla cinque lingue, ma contemporaneamente”, “Il figurante è come il politico, è pagato per stare su una poltrona, solo che il figurante quando finisce lo spettacolo se ne va”), distribuisce fiori dal carrello.
Anche Zlatan Ibrahimovic gioca sull’ironia: il campione del Milan, tra le presenze fisse del festival, è venuto per dettare le sue regole. “Il direttore è Zlatan, me l’ha detto Zlatan. Regola numero uno, il festival sarà di 22 cantanti, 11 contro 11. Gli altri? Li vendiamo al Liverpool che sta cercando 4 difensori. Regola numero due, il palco non va bene, deve essere 105 metri per 68, come San Siro, sennò il festival è annullato”.
E’ spigliata Matilda De Angelis, che a 25 anni dalla ribalta internazionale approda all’evento nazional popolare per eccellenza: “Questo palco ti fa dimenticare tutte quelle cose che sai fare”, ammette. Poi scherza su Hugh Grant, compagno di set nella serie The Undoing, “l’ho bloccato su Whatsapp perché manda vocali di 4-5 minuti”. Poi recita Cyrano e impartisce ad Amadeus una ‘lezione di baci’.
Di impatto, come sempre, la performance di Achille Lauro: collare di piume rosa, capelli blu, armatura, canta Solo noi e piange lacrime di sangue, tra riferimenti alla croce di spine di Gesù, alle statue di Madonne e Santi piangenti. Alla serata, che si apre con il brivido Diodato, tornato a ‘fare rumore’ all’Ariston a un anno dalla vittoria, dà una scossa Loredana Bertè, che porta sul palco una scarpa rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, canta un medley di hit e la nuovissima ‘Figlia di’ (anche se sui social si punta il dito contro il playback sull’ultimo brano).
In una serata extralarge, in cui c’è spazio anche per l’appello alla liberazione di Patrick Zaki, lo studente dell’università di Bologna detenuto da un anno in Egitto, sono in gara i primi tredici Big: Arisa, Colapesce Dimartino, Aiello, Francesca Michielin e Fedez, Max Gazzè, Noemi (al posto di Irama), Madame, Maneskin, Ghemon, Coma_Cose, Annalisa, Francesco Renga, Fasma. Per le Nuove Proposte c’è già il primo verdetto: Folcast e Gaudiano passano direttamente alla finale di venerdì, eliminati Elena Faggi e Avincola.
Questa la classifica provvisoria della prima serata: 1) ANNALISA – Dieci 2) NOEMI – Glicine 3) FASMA – Parlami 4) FRANCESCA MICHIELIN e FEDEZ – Chiamami per nome 5) FRANCESCO RENGA – Quando trovo te 6) ARISA – Potevi fare di più 7) MANESKIN – Zitti e buoni 8) MAX GAZZE’ – Il farmacista 9) COLAPESCE DIMARTINO – Musica leggerissima 10) COMA_COSE – Fiamme negli occhi 11) MADAME – Voce 12) GHEMON – Momento perfetto 13) AIELLO – Ora.

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