“Vaccini all’Ars? Miccichè come Schettino”

Il M5s siciliano si oppone alla richiesta del presidente: "Perché i deputati dovrebbero scavalcare i cittadini?"

PALERMO – “Vaccini subito ai deputati e dipendenti Ars, facendogli scavalcare tutti i cittadini, comprese le categorie anche più a rischio? Assolutamente no. Piuttosto che pensare agli odiosi e immortali privilegi di questo palazzo Miccichè pensi alle leggi, visto che lasciano a desiderare parecchio, come testimoniano, ove ce ne fosse bisogno, le freschissime impugnative di Roma”. A scagliarsi contro il presidente dell’Ars sono i deputati del M5s.
“Concedere ai parlamentari dell’Ars una corsia privilegiata – aggiungono – non è certo un bel segnale che arriva alla cittadinanza da un palazzo da sempre visto come la sede dei privilegi. E poco regge la motivazione precauzionale in vista della finanziaria. Sono tantissime le categorie professionali che hanno frequentissimi contatti per lavoro e ciò nonostante sono costrette a rimanere pazientemente in attesa della loro dose”.
Queste le parole del presidente dell’Ars: “Dopo le forze dell’ordine, le forze armate, i docenti e le categoria più deboli, chiedo all’assessore regionale Ruggero Razza di valutare la possibilità di praticare la vaccinazione ai componenti l’Assemblea regionale siciliana e a tutti i dipendenti, come precauzione, in vista della discussione per l’approvazione del bilancio e della finanziaria regionale”.
“Ancora una volta – concludono i deputati del M5s – Micciché ha perso un’occasione per rimanere in silenzio. Avrebbe evitato di fare la figura di uno Schettino qualsiasi, che cerca di mettersi in salvo prima di donne e bambini”.

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