Una rete per le imprese senza ristori

Le Unoe: "Vogliamo ripartire, i nostri eventi garantiscono i protocolli di sicurezza anti-Covid"

CATANIA – Nasce una rete interregionale che mette insieme oltre 70 aziende più rappresentative in Italia tra gli organizzatori di eventi, a sostegno degli artigiani produttori di prodotti e tipicità Dop e Igp. Un settore che dall’inizio della pandemia è stato costretto a fermarsi senza mai riceve adeguati ristori e che non ha mai auto un dialogo diretto con le istituzioni a causa dell’assenza di interlocutori riconosciuti.
Si tratta di piccoli artigiani, spesso senza partita Iva, che si muovono attraverso il circuito dei mercatini, delle fiere e degli eventi itineranti e stagionali.
“I nostri soci sono stati esclusi non solo dalle compensazioni economiche per i mancati ricavi, ma anche da ogni tutela normativa – spiegano la vice presidente nazionale di Unoe Olga Scaglione e il coordinatore siciliano Luca Tumminia – Ciò che noi adesso chiediamo, è poter ricominciare a lavorare. Il settore eventi segue un protocollo Covid che garantisce sicurezza per il pubblico e per chi lavora”.
Un buon risultato in tal senso è stato raggiunto a Roma dove Unoe (Unione nazionale organizzatori eventi), grazie alla lungimiranza del locale assessore alle attività produttive, sono subito ricominciati gli eventi su strada.
“Gli eventi riqualificano il territorio, creano attrazione per turisti e i cittadini, ma soprattutto muovono un indotto considerevole. Sono oltre 712.000 le imprese dirette coinvolte negli eventi in Italia, senza contare gli espositori, l’indotto generato intorno a queste attività produttive nei servizi – sottolinea ancora Olga Scaglione – Noi siamo ottimisti, lavoriamo in sinergia con le istituzioni locali ascoltando i bisogni dei lavoratori, e siamo certi in una ripresa che ci troverà pronti”.

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