Ferite vere o autoinferte? Perizia sulla romena accusata di omicidio a Catania

Vicina di casa uccisa con una coltellata: il medico dovrà chiarire se è stata legittima difesa

CATANIA – Il gip di Catania Andrea Filippo Castronuovo ha disposto una perizia medico legale su Ghiulea Georgeta Colesnicenco, la 47enne romena fermata quattro giorni fa dalla polizia per l’omicidio di una 42enne colombiana, ferita mortalmente a Catania con una coltellata all’addome, durante una lite tra vicini di casa.
Il dottor Cataldo Raffino, che riceverà l’incarico domani, dovrà stabilire se, come sostenuto durante l’interrogatorio di garanzia, la donna sarebbe stata “aggredita all’interno della propria abitazione, da tre persone, compresa la vittima”, che, “colpendola con violenti calci, pugni e spintoni”, le avrebbero “provocato lesioni sul collo”.
Ferite che, secondo l’indagata, le sarebbero state “riscontrate e refertate” prima del suo ingresso nel carcere Pagliarelli di Palermo dove è detenuta. Alla luce di questa ricostruzione il suo legale, l’avvocato Pietro Ivan Maravigna, aveva chiesto al gip di disporre “una perizia sul corpo” della sua assistita per “accertare la sussistenza di tale riferite lesioni” a quando risalgono e per “chiarire se siano state autoinferte” o se la donna sia “stata vittima di un’aggressione”.
La Procura aveva chiesto il rigetto della richiesta. Il gip ha l’ha invece ritenuta “pertinente” e “rilevante” per “accertare Le circostanze del reato e verificarne la sua sussistenza” oltre ad avere il “requisito dell’urgenza”, come “argomentato dalla difesa”.

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