Abusi su alunna, in cella bidello e direttrice

Violenze in una scuola di Marsala, la coppia pagava per comprare il silenzio della ragazzina

TRAPANI – Condannati a 8 anni e 9 mesi e a 7 anni e 9 mesi per violenza sessuale su minore, un bidello e la direttrice di un istituto di assistenza all’infanzia di Marsala sono stati arrestati e portati in carcere dalla polizia di Stato di Trapani e Marsala.
I due, 57 anni lui, 59 lei, sono stati fermati venerdì scorso in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Marsala. I fatti, risalgono al periodo tra il 2004 e il 2008, e secondo l’accusa i due imputati avevano abusato di una ragazzina in condizioni di disagio.
In particolare, la minore tra gli otto e gli undici anni, era stata, dice la questura, “sistematicamente, sottoposta ad abusi all’interno della scuola, anche dietro elargizione di piccole somme di denaro finalizzate a comprarne il silenzio”.
Le indagini, avviate grazie alle confidenze raccolte dal convivente della madre della giovane, divenuta frattanto adolescente, erano state condotte dalla Squadra Mobile di Trapani e avevano permesso di raccogliere elementi di colpevolezza.
I due furono posti agli arresti domiciliari dalla polizia il 3 ottobre 2012, tornando in libertà dopo circa un anno. Il 18 febbraio 2015 il tribunale di Marsala ha condannato la direttrice a dieci anni di carcere e il bidello a nove anni.
Il 10 ottobre 2018, la sentenza di primo grado è stata confermata dalla terza sezione penale dalla Corte d’appello di Palermo. Adesso, la Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalla difesa.
Creato per fornire ricovero e aiuto agli orfani e all’infanzia abbandonata, l’istituto negli ultimi decenni, ha fornito assistenza scolastica pomeridiana a studenti in difficoltà provenienti da realtà ad alto rischio sociale. In diversi casi, anche su segnalazione del Tribunale per i minorenni. E proprio per il “dopo scuola” la struttura era frequentata dalla vittima.

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