Uccisi perché scortavano “faccia d’angelo”: San Gregorio ricorda i tre carabinieri

Quarantuno anni fa la strage compiuta da un commando mafioso per liberare il boss Pavone

SAN GREGORIO (CATANIA) – Il 10 novembre del 1979 al casello autostradale di San Gregorio di Catania la mafia uccise barbaramente tre servitori dello Stato, il vice brigadiere Giovanni Bellissima, di 24 anni, e gli appuntati Salvatore Bologna, 41, e Domenico Marrara, 50, in servizio a Catania.
Il commando entrò in azione per liberare e uccidere, dopo qualche giorno, il boss Angelo Pavone, alias “faccia d’angelo”, che doveva essere trasferito dal carcere di Catania a quello di Bologna.
L’attuale situazione pandemica non ha consentito di svolgere le consuete commemorazioni, limitate alla deposizione di una corona presso il monumento in memoria dei carabinieri caduti nell’eccidio, organizzata dall’amministrazione comunale di San Gregorio.

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