Sicilia, in calo percentuale dei positivi

Covid. Stabile il numero dei nuovi casi (1.871), ma su 11.470 tamponi effettuati: il dettaglio per provincia. Altri 40 decessi. Solo quattro ricoveri in più, nessuno in terapia intensiva

Stabile il numero di nuovi positivi al Covid in Sicilia: il bollettino odierno ne registra 1.871 (ieri erano stati 1.837), ma, dato confortante, su un numero elevato di tamponi effettuati, 11.470. Di conseguenza scende la percentuale dei positivi, ora del 15,9% (ieri 19,5).
Altri 40 decessi nelle ultime 24 ore, per un totale di 1.055. Quattro le persone in più ricoverate in ospedale, nessuna in terapia intensiva, 352 i dimessi/guariti.

Questa la distribuzione dei nuovi contagiati per provincia: Palermo 512, Catania 441, Messina 264, Ragusa 192, Trapani 166, Agrigento 84, Siracusa 77, Caltanissetta 74, Enna 61.
MARSALA, FOCOLAIO IN RSA. Sono risultati quasi tutti positivi al Covid-19 i circa 40 anziani ospiti della casa di riposo di Marsala, “Madonna delle Grazie” di contrada Rakalia. Il dato è emerso a seguito dei tamponi molecolari eseguiti l’8 novembre dall’Usca dell’Asp di Trapani, anche se la notizia si è appresa oggi. Dopo i test per la diagnosi della positività al coronavirus la figlia di una anziana ospite della struttura socio-assistenziale ha presentato una denuncia alla Procura di Marsala, ai carabinieri del Nas di Roma e all’Assessorato regionale alla Salute, per l’accertamento di eventuali irregolarità.
Molti degli anziani, intanto, sono stati ricoverati nel reparto Covid dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala. Meno di un mese fa la struttura aveva avvisato i familiari degli anziani, cui peraltro non sarebbe stato più consentito di vedere i loro cari, che il presidente della cooperativa che la gestisce era risultato positivo al coronavirus. Intanto, “medici dell’ospedale di Marsala – afferma la donna che ha presentato l’esposto – hanno comunicato ai familiari che alcuni degli anziani provenienti dalla casa di riposo presenterebbero gravi lesioni da decubito non trattate adeguatamente”.
“FRANCOFONTE SIA ZONA ROSSA”. Il sindaco di Francofonte, nel Siracusano, ha chiesto al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, l’istituzione di una zona rossa. I motivi sono riconducibili a una impennata nei contagi e al quarto decesso in pochi giorni. E nella vicina Carlentini, il sindaco Giuseppe Stefio ha dato notizia di un focolaio in una casa di riposo. “I dati riportano 62 casi positivi tra la comunità e 11 casi positivi all’interno di una casa di riposo – dice il primo cittadino – i numeri sono stabili e questo dipende anche dai positivi che sono guariti. Più precisamente, il numero dei nuovi positivi è inferiore al numero dei guariti”. E nel carcere di Augusta, un agente di Polizia penitenziaria in servizio è risultato positivo al Covid19. E’ scattata per lui la quarantena e allo stesso tempo sono stati avviati i controlli sui colleghi con cui è entrato in contatto. E sono otto al momento i comuni della provincia di Siracusa che hanno deciso di chiudere le scuole per timori di eventuali contagi tra la popolazione studentesca.
COMISO, SINDACO CHIEDE CHIUSURA SCUOLE. Il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, ha chiesto la chiusura delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado del suo comune, che ha 30 mila abitanti, dove ci sono, secondo gli ultimi dati dell’Asp, 344 contagiati e ci sono state sette vittime. Nella frazione di Pedalino è già stata attivata la didattica a distanza. “Il primo dovere di un sindaco è quello di tutelare la situazione dei suoi concittadini – ha detto Schembari – prima che la situazione sfugga di mano è mio dovere chiedere provvedimenti stringenti. I rischi sono altissimi. Le scuole non possono rimanere aperte. Mancano troppi docenti, molte classi sono in quarantena, i dirigenti scolastici non riescono a garantire la normale attività didattica”.
Oggi nell’istituto comprensivo Pirandello, dove sono emersi casi positivi, l’Asp ha disposto la quarantena preventiva per sette docenti di uno dei plessi di scuola media. “Con questa nuova situazione – ha spiegato la dirigente, Giovanna Campo – ben 17 classi su 18 del plesso centrale hanno dei docenti mancanti. Abbiamo già alcune classi in quarantena, altri docenti contagiati e a casa da settimane. Ci mancano anche dei collaboratori scolastici e personale di segreteria. Abbiamo difficoltà anche ad attivare le supplenze per numeri così alti. Abbiamo sottoposto questa situazione al sindaco e alle autorità scolastiche. La scuola non chiude, ma le classi, di fatto, non possono continuare il loro lavoro”.
ITALIA: IN CALO RICOVERI IN TERAPIA INTENSIVA. Sono 36.176 i casi di Covid in Italia registrati nelle ultime 24 ore, circa duemila in più rispetto a ieri, che portano il totale a 1.308.528. E’ invece di 653 l’incremento delle vittime in un giorno, per un totale dall’inizio dell’epidemia di 47.870.
A livello regionale è ancora la Lombardia a far segnare il maggior incremento, con 7.453 nuovi casi in un giorno. Seguono il Piemonte – con 5.349 casi in 24 ore frutto, dice la Regione, dei tamponi effettuati nei giorni scorsi nelle Rsa -, il Veneto (+3.753), la Campania (+3.334), il Lazio (+2.697), e l’Emilia Romagna (+2.160).
Frena ancora l’aumento dei ricoveri nelle terapie intensive: secondo i dati del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono 42 i nuovi pazienti, per un totale nelle rianimazioni che è arrivato a 3.712.
In calo anche l’incremento dei ricoveri nei reparti ordinari: 106 in un giorno, per un totale di 33.610. Gli attualmente positivi sono complessivamente 761.671, con un aumento di 18.503 rispetto a ieri, mentre i dimessi e i guariti sono 489.987, con un incremento di 17.020. In isolamento domiciliare ci sono invece 724.349 italiani, 18.355 in più nelle ultime 24 ore.

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