Catania, un brusco risveglio

di Alberto Cigalini (nostro inviato). Sconfitta meritata contro la Ternana di Lucarelli, sempre padrona della gara: 3-1 per gli ospiti con reti di Partipilo (foto Galtieri), Raicevic e Defendi, nel finale bel gol su punizione di Maldonado

a.cig.) Vatti a fidare delle vecchie conoscenze. Il Catania ritrova Cristiano Lucarelli, ma scopre in fretta che il rendez vous non prevede convenevoli.
A Lentini, nella prima uscita davanti al proprio pubblico (seppur contingentato, circa 400 presenze), i rossazzurri rimediano tre cazzotti dalla Ternana e la prima sconfitta in campionato dopo tre vittorie di fila.
Meritata, va detto subito. Il diverso spessore del gruppo rossoverde, costruito dichiaratamente per il salto di categoria, emerge in tutta la sua evidenza nell’arco di 90 minuti di chiara marca umbra.
Oltre che quanto a profondità di organico, gli etnei pagano dazio sul piano qualitativo e fisico, scontando vistosamente le fatiche dell’ultima, travagliata trasferta.
La limitata produzione in fase offensiva permane – l’unica rete arriva ancora da piazzato, una splendida punizione di Maldonado nel finale – ma stavolta abbinata ad affanni di altro genere.
Il Catania perde Tonucci nel riscaldamento e con lui le proprie certezze difensive. Senza una delle colonne del pacchetto arretrato, Raffaele vira su una linea a quattro con Claiton-Silvestri affiancati da Calapai e Zanchi, destinato alla panchina e ripescato tra i titolari in extremis.
La correzione tattica porta a una rimodulazione della squadra che di fatto gioca con un centrocampo a cinque nel quale Biondi agisce da interno accanto Maldonado e Welbeck con Manneh e Albertini a presidiare le fasce e tentare di sostenere Sarao.
Sistema di gioco che non ingrana. Il 4-2-3-1 di Lucarelli, fedele al modulo utilizzato con buoni esiti lo scorso anno proprio a Catania, crea più di un problema agli etnei, che hanno una marcia in meno degli avversari, faticano a intercettare il fraseggio sulla trequarti e subiscono soprattutto a sinistra, dove Partipilo mette più volte in imbarazzo Zanchi.
Il Catania si ritrova schiacciato nella propria metà campo rischiando subito su un colpo di testa di Partipilo, che manda la sfera sulla parte alta della traversa, e rimanendo a lungo sulla difensiva.
Un rasoterra di Partipilo contenuto da Martinez e un salvataggio in extremis, quasi da portiere aggiunto, di Welbeck su una conclusione a botta sicura di Torromino certificano la superiorità umbra in una prima frazione in cui i rossazzurri riescono a ripartire sporadicamente in contropiede lasciando Sarao isolato in avanti e rendendosi insidiosi solo con un destro dalla distanza di Welbeck mal contenuto da Iannarilli e un’accelerazione di Manneh conclusa da un tiro deviato in angolo.
Il vantaggio ospite non giunge inaspettato: su un cross dalla sinistra Partipilo vince nettamente il duello aereo con un timido Zanchi e batte Martinez, che tocca ma non riesce a salvare. Salvataggio che arriva poco dopo su una palla gol quasi in fotocopia: stavolta l’inzuccata ravvicinata è di Vantaggiato, ma il portiere spagnolo si oppone con un gran riflesso.
Una rovesciata di Biondi con palla sul fondo chiude una prima frazione sofferta e fa da prologo a una ripresa che si apre con Rosaia in campo per Albertini e Biondi e Manneh avanzati per un 4-3-3 più autentico. Pochi minuti e Raffaele manda nella mischia anche Pinto ed Emmausso cercando di pescare forze fresche dalla panchina.
Il Catania cerca di farsi avanti, ma lo fa con scarsa lucidità ed efficacia. E’ invece la Ternana a colpire di nuovo: cross dalla sinistra di Mammarella e il nuovo entrato Raicevic anticipa tutti girando in porta.
A mettere definitivamente la parola fine su una partita che di storia ne ha avuta poca è, neppure dieci minuti più tardi, Defendi, che apre e chiude un contropiede con gli etnei vistosamente sbilanciati: il capitano ospite imbecca Torromino, il cui tiro mette in difficoltà Martinez, palla sul palo e poi a Defendi che ribadisce in porta.
Gara finita, che la perfetta punizione dai venti metri di Maldonado – la cosa più bella della serata rossazzurra – non può riaprire.
CATANIA-TERNANA 1-3
Catania (4-5-1): Martinez; Calapai, Claiton, Silvestri, Zanchi (7′ st Pinto); Albertini (1′ st Rosaia), Welbeck, Maldonado, Biondi (7′ st Emmausso), Manneh (25′ st Izco); Sarao (23′ st Gatto). In panchina: Confente, Della Valle, Pellegrini, Vincente, Piovanello, Pecorino. Allenatore: Raffaele.
Ternana (4-2-3-1): Iannarilli; Defendi, Kontek, Boben, Mammarella; Damian (39′ st Proietti sv), Palumbo (27′ st Salzano); Partipilo (27′ st Peralta), Falletti (18′ st Paghera), Torromino; Vantaggiato (1′ st Raicevic). In panchina: Vitali, Laverone, Suagher, Russo, Frascatore, Ferrante, Onesti. Allenatore: Lucarelli.
Arbitro: Marcenaro di Genova.
Reti: 43′ pt Partipilo; 14′ st Raicevic, 22′ st Defendi, 35′ st Maldonado.
Note: ammoniti Falletti, Vantaggiato, Emmausso, Maldonado. Angoli 7-6. Recupero: 3′; 5′.

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