Tari più che dimezzata a attività economiche

Il Comune di Catania adotta provvedimenti a sostegno di alcune categorie messe in ginocchio dalla pandemia. L'elenco dei beneficiari

CATANIA – I titolari delle utenze non domestiche, vale a dire di attività genericamente commerciali, potranno usufruire del taglio del 60% dei costi della Tari nel periodo che va dal primo marzo al 31 dicembre del 2020.
Lo ha stabilito una delibera della giunta comunale presieduta dal vice sindaco di Catania, Roberto Bonaccorsi, che ha anche proposto l’atto deliberativo di modifica del regolamento comunale della Tari, quale misura di agevolazione tributaria e riequilibrio per i danni causati dal Covid 19.
Il taglio del 60% della Tari, per dieci mesi su dodici, si è reso possibile grazie all’accordo stipulato con la Regione Siciliana che ha ha istituito il fondo perequativo previsto dalla Legge regionale 12 maggio 2020, n. 9, da destinarsi alla compensazione delle minori entrate dei Comuni che dispongono l’esenzione o la riduzione dei tributi locali, nonché per le concessioni di suolo pubblico e canoni di utilizzo in favore di operatori economici, enti e associazioni per il periodo in cui le suddette attività sono risultate sospese o soggette a limitazione a seguito dell’emergenza sanitaria Covid 19.
Un’intesa del Comune con la Regione attuata per fare fronte alla crisi delle attività economiche, avviata nei mesi scorsi dal sindaco Salvo Pogliese sfociata nel primo step della deliberazione del 17 luglio scorso con il taglio della Cosap e della riduzione 60 % di soli tre mesi, che ora sono diventati dieci, grazie alla determinazione del riparto, del fondo regionale spettante al Comune di Catania per complessivi 13.104.707,62.
“Insieme agli uffici della ragioneria -ha spiegato il vicesindaco e assessore alle Finanze Roberto Bonaccrosi – abbiamo operato senza proclami fornendo dettagliatamente i dati relativi alle effettive esenzioni/riduzioni/concessioni previste, e che ai fini dell’accesso al trasferimento regionale da approvare con della delibera della Giunta municipale entro il termine del 30 ottobre come abbiamo puntualmente fatto. Abbiamo attuato un impegno assunto dal sindaco Pogliese con i rappresentanti delle attività produttive, lo scorso 17 luglio, che permette uno sgravio importante per la Tari a chi ha un utenza commerciale, come prevede espressamente la legge regionale, oltre a quanto avevamo già fatto con la Cosap/Tosap, iniziativa che il consiglio comunale ha prontamente adottato, come siamo certi farà anche per questi ulteriori importanti agevolazioni”.
Le categorie di attività ai fini Tari valide per il solo 2020, stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, sono le seguenti:
1 Associazione, museo, biblioteca, scuola, luogo di culto
2 Cinematografo, teatro
4 Campeggi e impianti sportivi
5 Stabilimento balneare
6 Esposizione, autosaloni
7 Alberghi con ristorante
8 Alberghi senza ristorante
11 Uffici, agenzia,
12 Banca ed istituto di credito, studi professionali
13 Negozi di abbigliamento, calzatura, libreria, cartoleria
15 Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli,
antiquariato, fiori e piante
16 Banchi di mercato e negozi di beni durevoli
17 Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista
18 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista
20 Attività industriali con capannoni di produzione
21 Attività artigianali di produzione di beni specifici
22 Ristorante, trattoria, osteria, pizzeria, pub, pizza al taglio
23 Mensa, Hamburgheria, Birreria
24 Bar, caffè, pasticceria
29 Banchi di mercato generi alimentari
30 Discoteca, night club
31 Organizzazione di eventi, feste, cerimonie, convegni, fiere, mostre e concerti,
servizi di riprese fotografiche e similari.

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