In arrivo nuovo dpcm: stretta su movida

Vertice governo-Regioni per interventi anti Covid. Proposta sulle lezioni da casa per un periodo sperimentale di 15 giorni

ROMA – “Sulla movida potremmo fare uno sforzo in più, valutiamo se è il caso di una una stretta sugli orari serali per evitare assembramenti”. Il ministro per la Salute Roberto Speranza prospetta nuovi interventi anti Covid, durante il vertice governo-Regioni.
“Se guardo i numeri degli altri Paesi le nuove misure sono necessarie per evitare di arrivare a quei livelli – aggiunge -. Ieri sera nella riunione notturna abbiamo deciso di lavorare su un nuovo dpcm condividendo con voi le misure, raccogliendo vostre osservazioni e indicazioni del Cts”.
Per il ministro “l’idea di base è l’irrigidimento delle misure con una distinzione di base tra attività essenziali e non essenziali perché abbiamo necessità di limitare i contagi. Interveniamo adesso con più forza sulle cose non essenziali per evitare di dover incidere domani sull’essenziale che per il governo è rappresentato da lavoro e scuola. Se decidiamo come governo di chiedere a qualche comparto di cessare o limitare le proprie attività ci facciamo carico del ristoro”.
“Con l’autunno arriva una fase nuova – spiega il ministro Boccia -. Reti sanitarie forti ma dobbiamo evitare lo sfondamento come era accaduto a marzo in alcuni territori. La cintura di protezione della prevenzione territoriale va irrobustita ogni giorno di più. Su tamponi, terapie intensive, medici di base serve essere tempestivi, immediati e collaborativi. Massima attenzione del governo e disponibilità totale”.
Il nuovo Dpcm, che dunque prevede un’ulteriore stretta, arriverà entro martedì e sul tavolo, tra le questioni, ci sarebbero quella dei trasporti e quella della didattica a distanza per le scuole superiori.
Le Regioni propongono un incontro per domani con il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per affrontare alcuni nodi legati alla scuola, come la didattica a distanza e lo scaglionamento degli orari di ingresso e uscita dalle scuole. Diversi governatori hanno chiesto le lezioni a distanza almeno per il quarto e quinto anno delle scuole superiori in questa fase dell’emergenza. L’ipotesi, proposta dall’Umbria, è quella di un periodo sperimentale di 15 giorni, fino al 30 ottobre.
 

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