Coronavirus, i contagiati a Paternò sono 40

Aumentano i casi anche ad Aci Catena. Positivi 9 studenti a Lampedusa e 8 migranti nel centro di Pian del Lago

Tocca quota 40 il numero dei casi di coronavirus registrati a Paternò. Il dato è stato fornito dal sindaco Nino Naso, che ha raccomandato “massima cautela, distanziamento sociale, il lavaggio frequente delle mani e la mascherina indossata in luoghi chiusi e aperti. L’emergenza si combatte tutti insieme, con responsabilità”.
Ad Aci Catena, in base all’ultimo rapporto comunicato in data odierna dall’Asp al sindaco Nello Oliveri, prosegue l’aumento di contagiati nel territorio comunale. Sono ora 15 i positivi (9 donne e 6 uomini, di questi solo uno ospedalizzato) mentre scendono a 35 i soggetti in quarantena domiciliare con tampone negativo.
Sale a 9 il numero degli alunni della scuola elementare contagiati a Lampedusa. Questi si aggiungono ai 4 insegnanti già registrati come positivi. Il sindaco dell’isola, Totò Martello, ha annunciato che dopo aver completato la sanificazione dei locali: la scuola riaprirà i battenti venerdì. Intanto anche le altre scuole, le superiori e la materna, saranno sanificate durante la settimana.
Sono invece 8 i positivi al centro di accoglienza Pian del Lago di Caltanissetta che sono a stretto contatto con gli altri ospiti, senza alcun isolamento. La denuncia arriva dall’associazione “LasciateciEntrare” che scrive: “I migranti riferiscono di aver dormito all’esterno della struttura per più notti finché le proteste che hanno condotto hanno permesso di farli rientrare a dormire in un luogo chiuso. All’interno del cara di Pian del Lago le condizioni riferite sono disumane e i migranti vivono e dormono con cimici e insetti senza assistenza medica. Tutt’ora una persona affetta da diabete si trova in condizione di abbandono senza le dovute attenzioni necessarie alla sua malattia”.
Una dipendente della Corte D’Appello di Caltanissetta è risultata positiva al coronavirus. La donna, che accusava febbre e tosse, è stata trasportata all’ospedale Sant’Elia dove è stata diagnosticata una polmonite da Covid-19. Nella notte è stata trasferita all’ospedale di Partinico. L’Asp di Caltanissetta ha già provveduto a eseguire una decina di tamponi su contatti stretti della donna che sono risultati negativi. La Corte d’Appello fornirà ulteriori elenchi. E’ in corso l’indagine epidemiologica.
Intanto all’ospedale Sant’Elia sono ricoverate per coronavirus 30 persone (3 sono in terapia intensiva). “Sicuramente – dice il primario di malattie Infettive, Giovanni Mazzola – stiamo assistendo a una evidente crescita lineare dei casi in Italia e in Sicilia. Questa è la conseguenza dell’aumento di contagiosità dovuta a un allentamento delle misure nei rapporti interpersonali. Non dobbiamo mai finire di ripetere alla popolazione quanto sia importante l’uso delle mascherine, il distanziamento sociale e la necessità di lavare frequentemente le mani”.
Chiuso da questa mattina l’asilo nido comunale “Pellicano”, nel quartiere Bonagia a Palermo, a causa del caso conclamato di patologia Covid di una dipendente della struttura. Al momento della comunicazione da parte dei familiari della dipendente, sono state applicate le procedure previste dai protocolli anti-Covid. È stata, dunque, data immediata comunicazione al Dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale e, contestualmente, il servizio educativo è stato sospeso. I genitori dei bambini che frequentano il nido sono stati avvertiti. La struttura resterà chiusa per attivare la procedura di sanificazione. Il personale è in smart working, in attesa che l’Asp attivi le procedure previste per la riapertura.

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