Sospensione Pogliese, slitta udienza ricorso

Non più sindaco di Catania per le spese pazze all'Ars: presentata la richiesta di annullamento

CATANIA – E’ stata aggiornata al prossimo 11 novembre per “la mancata comunicazione al pubblico ministero, che è parte presente nel procedimento”, l’udienza cartolare davanti al tribunale civile di Catania per la richiesta di “annullamento, o declaratoria di nullità o di inefficacia previa sospensione” del decreto con cui il prefetto il 24 luglio scorso ha sospeso dall’incarico per 18 mesi il sindaco Salvo Pogliese.
Il provvedimento era stato emesso dopo che Pogliese, assieme ad altri 4 ex deputati regionali, era stato condannato per peculato dal tribunale di Palermo per l’uso di rimborsi spesi quando era capogruppo all’Ars del Pdl.
Il ricorso è stato presentato al giudice della prima sezione civile del tribunale civile di Catania, presieduta da Viviana Di Gesù, sostenendo la “illegittimità costituzionale” della legge Severino per “violazione della Costituzione e della Convenzione europea dei diritto dell’uomo”.
Contestato anche “un vizio di incompetenza ed eccesso di potere” perché, si sostiene nel ricorso, “la legge Severino si limita ad attribuire al prefetto il potere di disporre il solo accertamento delle cause di sospensione”, ma, rilevano gli avvocati Eugenio Marano e Claudio Milazzo, “la competenza ad emanare il provvedimento è attribuita agli organi che hanno convalidato l’elezione o deliberato la nomina”.
La presidente, “considerato che va garantito il contraddittorio delle parti in ordine alla costituzione dell’Avvocatura dello Stato”, ha rinviato l’udienza cartolare all’11 novembre prossimo, assegnando alle parti il termine del 3 novembre per la consegna di note scritte.

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