Oggi come ieri: in Sicilia altri 298 positivi. Galati Mamertino diventa zona rossa

Coronavirus. Nuovi contagi vicini alla soglia dei 300 per il secondo giorno consecutivo: +109 a Palermo, +71 a Catania. Tre i decessi. Salgono a 88 i casi nel Comune dei Nebrodi: arriva l'ordinanza regionale. Restrizioni revocate a Villafrati Il dettaglio per provincia

Stessi numeri. In Sicilia ci sono 298 nuovi casi coronavirus, ieri erano 297. Circa 4.000 i tamponi effettuati.
Tre i decessi e 4 nuovi ricoveri in terapia intensiva (da 38 a 42). Quattordici i guariti. Il totale degli attuali positivi sale a 4.682.
I morti sono un uomo di Trapani di 70 anni, uno di Caltanissetta di 56 anni e uno di Catania di 83.
Questo il dettaglio dei contagi odierni per provincia: 109 a Palermo, 71 a Catania, 60 a Messina, 29 a Siracusa, 13 a Ragusa, 8 a Caltanissetta, 4 a Enna, 3 a Trapani, uno ad Agrigento.
MUOIONO MARITO E MOGLIE. Oltre ai tre morti in ospedale ci sono anche due vittime in casa: marito e moglie, deceduti a poche ore di distanza a Mezzojuso, nel Palermitano. Anche qui c’è la paura che il contagio possa diffondersi. Tre familiari sono risultati positivi.
GALATI MAMERTINO DIVENTA ZONA ROSSA. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato un’ordinanza, in vigore dalle 14 di martedì 13 ottobre, che fa diventare zona rossa il Comune di Galati Mamertino. Il provvedimento si è reso necessario dopo il rapporto degli uffici dell’Asp di Messina che hanno confermato la presenza di un cluster con 88 soggetti positivi.
Fino alla mezzanotte del 24 ottobre – salvo eventuali proroghe che verranno valutate in base all’andamento epidemiologico del virus – a Galati Mamertino sarà vietato circolare a piedi e con qualsiasi mezzo pubblico o privato. Gli spostamenti saranno permessi per recarsi al lavoro, solo se non è consentito lo smart working. Sono altresì autorizzati i trasferimenti per l’acquisto o il consumo di generi alimentari e beni di prima necessità; ragioni di natura sanitaria; appuntamento presso studi professionali.
E’ vietata ogni attività ricreativa, oltre che passeggiare o stazionare nelle aree pubbliche (strade, piazze, ville e parchi) per evitare ogni assembramento e contatto tra persone estranee e non conviventi. Negli esercizi commerciali (bar, rosticcerie, pollerie, paninerie e similari) si potrà accedere solo una persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Sono consentiti l’asporto e la vendita al domicilio. Ogni esercizio commerciale dovrà chiudere alle 21. Ristoranti e pizzerie potranno restare aperti fino alle 23: ai titolari compete, in ogni caso, il rigoroso controllo sul rispetto delle Linee guida sul distanziamento e il divieto di sedere allo stesso tavolo quando si è più di sei persone.
Vietati, altresì, i banchetti e le feste, pubbliche e private di qualunque tipo, che comportino la presenza contemporanea di più di sei persone. La partecipazione a funzioni religiose è contingentata secondo un apposito Protocollo che verrà condiviso tra il Comune e gli eventuali richiedenti. Per le attività didattiche e scolastiche, previa intesa con l’autorità sanitaria competente, il Comune di Galati Mamertino provvede ad adottare una propria ordinanza.
Il divieto di circolazione con qualsiasi mezzo si applica anche alle persone in transito e non residenti a Galati Mamertino. E’ tuttavia consentito l’attraversamento dal territorio comunale per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali. Inoltre, sarà possibile il transito, in entrata e in uscita, dei residenti o domiciliati (anche di fatto) esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali e per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.
LIMITAZIONI REVOCATE A VILLAFRATI. Da domani il Comune di Villafrati, nel Palermitano, non sarà più zona rossa. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci non ha prorogato la propria ordinanza dello scorso 4 ottobre, la cui efficacia terminerà stasera a mezzanotte. La decisione è stata presa sentiti l’assessore alla Salute Ruggero Razza e le autorità sanitarie provinciali, a seguito del monitoraggio epidemiologico effettuato stamane nel centro della provincia di Palermo. A condurre la ricognizione sanitaria è stato il Distretto di competenza dell’Asp che ha effettuato i tamponi sugli ospiti della Rsa e sui cittadini in quarantena.
CRESCE ALLARME NEGLI OSPEDALI. Negli ospedali, intanto, cresce lo stato di allerta. Ieri sera nei pronto soccorso di Palermo si sono presentati complessivamente 33 positivi: 20 all’ospedale Civico e 13 al Cervello. Oggi infine è stata disposta l’apertura del Covid hospital di Partinico per allentare la pressione dei ricoveri negli ospedali palermitani. Al Policlinico di Palermo 4 sanitari sono risultati positivi, tutti nel reparto di ginecologia e ostetricia.
Stato di allarme anche nei piccoli centri. Sono saliti a 95 i positivi al Covid a Villafrati, comune zone rossa del Palermitano. Lo ha reso noto il sindaco Franco Agnello durante una diretta dall’ospedale dove si trova ricoverato, sottolineando però che “i casi sono circoscritti” e chiedendo una “limitazione della zona rossa”. Cinque casi positivi al coronavirus anche al Centro Astalli di Palermo che accoglie giovani migranti.
DAI FIORI ALLE MASCHERINE. Nel fine settimana sono scattati anche numerosi controlli dopo che il governo ha imposto l’obbligo della mascherina all’aperto. A Palermo sono 126 le contravvenzioni; venti i locali multati per violazione delle normative anti Covid. E intanto in un periodo di crisi i venditori abusivi che stazionano in alcune strade del centro di Palermo si sono organizzati e sono passati dalla vendita di fiori, penne e block notes, a volte di pacchi di sale, a quella delle mascherine chirurgiche. Il prezzo parte da quello standard 5 euro per 10 mascherine ma se l’acquirente contratta o prende più confezioni i venditori abbassano il prezzo.
ITALIA, CONTAGI IN CALO. Cala il numero dei contagi Covid in Italia nelle ultime 24 ore: dal bollettino del ministero della Salute emerge che i nuovi casi registrati ieri sono 4.619 (837 in meno rispetto all’aumento totale di ieri, che era di 5.456) , ma è basso anche il numero dei tamponi effettuati (-19.216) nello stesso giorno: 85.442 rispetto ai 104.658 di ieri e i 133.084 eseguiti nella giornata di venerdì.
Il totale dei contagiati – compresi guariti e vittime – sale a 359.569. Netto aumento del numero delle vittime: 39 in un giorno rispetto alle 26 registrate ieri. Il totale dall’inizio dell’emergenza sale a 36.205.
Prosegue costante l’aumento dei ricoveri in terapia intensiva per Covid: nelle ultime 24 ore sono 32 i nuovi pazienti nelle rianimazioni che portano il totale a 452. Ha raggiunto quota 82.764 il numero degli attualmente positivi, con un incremento di 3.699 nelle ultime 24 ore: di questi, oltre a quelli in rianimazione, 4.821 sono ricoverati nei reparti ordinati (+302) e 77.491 sono in isolamento domiciliare (+3.355).
I dimessi e i guariti, infine, sono 891 più di ieri per un totale dall’inizio dell’emergenza di 240.600. Tra le regioni, per il quarto giorno consecutivo, è la Lombardia ad avere l’incremento più alto, con 696 casi. Seguono la Campania (+662), la Toscana (+466), il Piemonte (+454), il Lazio (+395) e il Veneto (+328). Nessuna regione fa segnare zero nuovi contagiati.

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