La provola dei Nebrodi diventa Dop

Arriva l'ok dell'Ue, gli alimenti italiani a denominazione protetta salgono a quota 306

BRUXELLES – La Commissione europea ha approvato la richiesta di iscrizione della provola dei Nebrodi nel registro delle denominazioni di origine protette (Dop). Con l’aggiunta del formaggio a pasta filata prodotto nel nord-est della Sicilia, gli alimenti italiani iscritti al registro dei prodotti a indicazione geografica tutelati dall’Ue salgono a 306.
“La provola dei Nebrodi è uno dei formaggi più antichi della Sicilia”, si legge in una nota della Commissione, che riconosce “l’esperienza e il know-how del casaro come fattori determinanti per la qualità e l’unicità del prodotto”. La denominazione si unisce a oltre 1.480 prodotti alimentari già protetti dall’Ue.
“Un’altra eccellenza agroalimentare italiana entra a far parte del registro IG Food dell’Unione europea: è la provola dei Nebrodi Dop, prodotta in alcuni comuni della provincia di Catania, Enna e Messina, in Sicilia”, ha detto la ministra Teresa Bellanova.
“È il prodotto numero 306 che ottiene questo importante riconoscimento – ha sottolineato Bellanova – non solo dell’altissima qualità del nostro Made in Italy ma anche del valore fondamentale delle nostre tradizioni agroalimentari. Ancor di più in un territorio che per troppo tempo è stato soggetto alle speculazioni di mafia e criminalità organizzata e che oggi può guardare avanti, puntando sulle sue eccellenze per assicurare a lavoratori e imprese un’importante leva di sviluppo per il futuro. Complimenti a chi ci ha creduto e oggi vede riconosciuto l’impegno e il lavoro”.

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