Laura accoltellata e gettata in un pozzo, corte di Catania conferma 30 anni

Paolo Cugno aveva confessato l'omicidio della compagna a Canicattini per poi difendersi con l'incapacità di intendere e di volere

SIRACUSA – La Corte d’assise di appello di Catania ha confermato la condanna a 30 anni di reclusione nei confronti di Paolo Cugno, 28enne di Canicattini Bagni accusato dell’omicidio della compagna ventenne Laura Petrolito, avvenuto nel marzo del 2017 in un terreno in contrada Tradituso, a Canicattini, nel Siracusano, di proprietà della famiglia dell’imputato.
La Procura di Catania, rappresentata dal pm Antonio Nicastro, aveva rinnovato la richiesta. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri Cugno, al culmine di una lite con la compagna, inflisse numerose coltellate sul corpo della donna, e poi gettò il cadavere in un pozzo in un appezzamento di terreno.
Il giovane era stato fermato dai militari alcune ore dopo il delitto e aveva confessato. La difesa ha sempre sostenuto l’incapacità di intendere e di volere. La coppia aveva un figlio piccolo. Il 4 aprile dello scorso anno il gup del tribunale di Siracusa ha condannato Cugno a 30 anni di reclusione.

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