Nicolas fermato in Egitto per vendetta?

La disavventura del giovane gelese potrebbe essere stata innescata dall'ex fidanzata

GELA (CALTANISSETTA) – Potrebbe essere stata la vendetta per gelosia della ex fidanzata egiziana a innescare il fermo del Pr gelese Calogero Nicolas Valenza, di 27 anni, bloccato al suo arrivo all’aeroporto del Cairo il 23 agosto con l’accusa infondata di traffico internazionale di stupefacenti e rilasciato 11 giorni dopo. E’ questa una delle ipotesi che emerge dal racconto della disavventura del giovane siciliano in Egitto rientrato oggi a casa a Gela dove ha riabbracciato i genitori.
“Ero appena arrivato al Cairo proveniente da Barcellona per andare a trovare una ragazza, amica della mia ex fidanzata lasciata da poco – racconta Nicolas – quando mi sono visto ammanettare dai poliziotti ai quali avevo consegnato il mio passaporto: sembrava che mi aspettassero”.
Il sospetto è che qualcuno, in forma anonima, abbia annunciato l’arrivo di Valenza indicandolo come trafficante di droga collegabile al gruppo di cinque giovani europei che a novembre del 2019 era stato fermato nello stesso aeroporto egiziano. Ma addosso a Nicolas e nei suoi bagagli non hanno trovato traccia di stupefacenti.
“Mi hanno sequestrato tutto – ricorda – non mi hanno dato da mangiare e- mi alimentavo con il cibo che mi donavano gli altri detenuti egiziani della mia cella. L’ambasciata italiana poi mi ha fatto avere dei soldi”.
Per iniziativa dell’avvocato di famiglia, Nicoletta Cauchi, della vicenda si sono occupati direttamente il ministero degli esteri e Amnesty International. Un magistrato egiziano dopo avere interrogato Nicolas ne ha disposto il rilascio. Glielo comunicò un interprete che gli prestò il telefonino con cui ha chiamato la madre.
“Per la scarcerazione – aggiunge – sono dovuti passare altri 8 giorni durante i quali mi hanno fatto anche mi il test anti Covid”. “Mi sono sentito però davvero libero – osserva – solo quando l’aereo è partito per Roma”.
Il padre Angelo e la madre Rosanna parlano di “fine di un incubo” e di “probabile scambio di persona”, ma si dicono felici della positiva conclusione della vicenda.
Nicolas, mercoledì lascerà l’Italia e tornerà in Spagna, nella sua Barcellona dove vive e lavora da quattro anni, adesso come installatore di domotica visto la crisi per il Covid, e dove l’aspetta la nuova fidanzata spagnola.

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