A Palermo positivi al coronavirus un giudice e un medico dell’ospedale Cervello

Contagiati 15 dipendenti della Rap. Caso sospetto al liceo Dolci. Ad Alcamo 15 malati

Un medico in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo è positivo al coronavirus ed è ricoverato, ma non in gravi condizioni.
Il pronto soccorso resta operativo visto che viene sanificato in modo continuo e tutti i medici e infermieri usano i dispositivi di sicurezza. Il personale che è stato a contatto con il medico verrà sottoposto a controllo.
Un magistrato della corte d’appello di Palermo è positivo al coronavirus. Il giudice è già in autoisolamento nella sua abitazione e le sue condizioni di salute sarebbero buone. Questa mattina è stata disposta la sanificazione degli ambienti della corte d’appello, al palazzo di giustizia del capoluogo siciliano.
Come da protocollo, dovrebbero scattare tutte le misure previste in questi casi. Sarà l’Asp a disporre i controlli sul personale e su quanti sono stati a contatto con il magistrato.
Le misure anti Covid ordinarie al palazzo di giustizia sono scrupolose: orari contingentati e fissi per le udienze, rilevazione della temperatura agli ingressi, obbligo della mascherina e del distanziamento di sicurezza, distributori di gel disinfettante in ogni aula e corridoio delle strutture giudiziarie.
Salgono intanto a 15 i dipendenti della Rap, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo, positivi Covid. Lo comunica il presidente Giuseppe Norata, anche lui in isolamento preventivo per essere stato a contatto con alcuni di loroi. “Su 80 tamponi eseguiti, dopo i primi 12 casi emersi, altri tre sono risultati positivi – dice Norata – i 120 test sierologici sono risultati negativi”.
In prefettura si sta svolgendo una riunione per affrontare il tema dell’emergenza rifiuti che da alcuni giorni è scoppiata nel capoluogo dopo la notizia dei primi positivi, col 40% dei dipendenti in malattia. Ieri sono entrati in azione ditte private, ma la situazione al momento resta critica. La scorsa notte i vigili del fuoco sono intervenuti più volte nella zona di Borgo Nuovo per spegnere roghi di rifiuti.
Sempre a Palermo una bidella del liceo linguistico Danilo Dolci è risultata positiva al test sierologico che è stato effettuato a tutto il personale dell’istituto. Si attende la conferma del tampone. Nel frattempo, a scopo precauzionale, i corsi di recupero si tengono online e non più di presenza. Anche l’ingresso al pubblico è stato vietato fino a nuove disposizioni.
L’edificio è stato sanificato e prima dell’inizio delle lezioni, previsto per il 14 settembre, ci sarà un altro intervento di pulizia straordinaria. Questa mattina, prima delle 8, sul sito internet dell’istituto è comparso l’avviso: “Si comunica agli utenti che la scuola rimarrà chiusa al pubblico, fino all’inizio delle attività didattiche previste per giorno 14 settembre 2020, per sanificazione e disinfezione dei locali scolastici”.
E sempre a Palermo un paziente di 40 anni inizialmente risultato negativo al test sierologico a due tamponi e proveniente dal Pronto Soccorso dell’ospedale Villa Sofia-Cervello è stato ricoverato per meno di 24 ore nella clinica Candela ed è risultato positivo al coronavirus. L’uomo è stato portato all’ospedale Civico dove è stato eseguito un terzo tampone che è risultato positivo. Adesso si svolgeranno controlli a pazienti e dipendenti della clinica da parte dell’Asp.
La clinica Candela in una nota spiega che “è stato ricoverato, per meno di 24 ore, un paziente inviato dal Pronto Soccorso del pronto soccorso Villa Sofia- Cervello, con quadro di broncopolmonite, già sottoposto a 2 tamponi per Covid-19 con esito negativo. Nelle ore successive al ricovero si è registrato un peggioramento del quadro clinico, ragione per la quale si è deciso di trasferire il paziente in Struttura dotata di Terapia Intensiva. In data odierna, alle ore 9:39, ci è stato comunicato, dalla Direzione Medica del ospedale Civico, che il paziente è risultato positivo per ricerca Sars Cov-2 solo a seguito di lavaggio broncoalveolare. In via cautelativa, la direzione della struttura ha avviato le procedure di sanificazione, ha sottoposto a tampone nasofaringeo tutto il personale sanitario medico e non medico ed i pazienti ricoverati al piano nel quale è transitato il paziente risultato, successivamente, positivo, tampone che sarà ripetuto, come da protocollo, nei tempi previsti. Il personale che ha avuto contatti diretti con il paziente è stato inviato al proprio domicilio, ove rimarrà in attesa degli esiti dei tamponi”.
Sono 15 i casi ad Alcamo secondo i dati aggiornati dell’Asp di Trapani. Per il sindaco Domenico Surdi “ancora una volta, invito tutti a rispettare scrupolosamente le regole, utilizzare le mascherine, osservare il distanziamento sociale ed evitare in ogni modo gli assembramenti. Confido nel senso di responsabilità di ognuno. E’ di fondamentale importanza evitare gli allarmismi inutili e contemporaneamente non sottovalutare alcuna situazione”.

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