L’hotspot scoppia: superata quota mille. Musumeci: ‘Visto? Con la mia ordinanza…’

A Lampedusa in 24 ore 500 migranti in più. Il sindaco: "Pronto ad andare a Tunisi in barca per parlare col presidente"

AGRIGENTO – Quattro barchini con un totale di 74 tunisini, a partire dalla mezzanotte, sono stati soccorsi nelle acque antistanti a Lampedusa dalle motovedette della Guardia costiera e della guardia di finanza.
A bordo da un minimo di 8 persone a un massimo di 38. E prima della mezzanotte i carabinieri dell’isola hanno intercettato, fra Cala Creta e molo Madonnina, altri 37 e 13 tunisini. In 24 ore sull’isola si sono registrati 30 approdi, per un totale di 510 extracomunitari.
Tutti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 1.050 persone a fronte di una capienza massima di 192.
“Se la mia ordinanza non fosse stata sospesa, oggi avremmo una realtà molto diversa”, afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. “Ma il governo centrale – osserva il governatore su Facebook – dice che è sua la responsabilità. E allora? Perché non interviene? Ha già coinvolto Bruxelles? Stanno organizzando la ricollocazione dei migranti negli altri Stati europei? Il ministro Lamorgese aveva detto che avrebbero avviato il ponte-aereo dal 10 agosto: qualcuno ne ha notizia? Roma sta richiedendo un porto non italiano per la Ocean Viking? Insomma, se ci tengono così tanto alle loro competenze… Dovrebbero fare qualcosa! Anzi, avrebbero dovuto farla per tempo, già a gennaio. Invece, silenzio assordante”.
Intanto il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello ha inviato una lettera al presidente tunisino Kasis Saied per chiedergli un incontro sul continuo flusso di migranti dalla Tunisia verso l’isola: “Sono pronto a mettermi a bordo della mia barca e raggiungere direttamente Tunisi da Lampedusa”, dice Martello.
“Apprezzo gli sforzi del ministro Lamorgese che purtroppo non sono stati accompagnati da un pari impegno da parte del presidente del Consiglio Conte – prosegue il sindaco -, ma non intendo stare con le mani in mano e continuare ad assistere a questo continuo ripetersi di sbarchi che sta mettendo in ginocchio la nostra isola”.

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