Covid: +29 in Sicilia, 9 a Catania. Arriva la stretta di Musumeci

Sette nuovi casi a Siracusa, 8 migranti contagiati a Enna. Ordinanza regionale: ingressi limitati negli esercizi pubblici, vietati eventi al chiuso nelle discoteche, obbligo di tampone sui migranti appena sbarcati

Continua la preoccupazione in Sicilia per il ritorno del coronavirus. Sono 29 i nuovi casi nelle ultime 24 ore (8 riguardano migranti), su circa 1.300 tamponi effettuati. Considerando i 6 guariti, il totale degli attuali malati è 420, 5 dei quali ricoverati in terapia intensiva 5 (+1).

Questo il quadro dei 29 positivi per provincia: uno a Trapani, 3 a Palermo, 8 a Enna (tutti riferiti a migranti), 9 a Catania, uno a Ragusa e 7 a Siracusa.
NUOVA ORDINANZA DI MUSUMECI. I numeri degli ultimi giorni hanno indotto il governo regionale a emanare una nuova ordinanza, firmata dal presidente Nello Musumeci. Sono previsti controlli e ingressi limitati nei locali e negli esercizi pubblici, con sanzioni fino al massimo previsto per i trasgressori, ma anche misure sanitarie speciali per contrastare il diffondersi del virus tra i migranti sbarcati in Sicilia.

In Sicilia, nelle  discoteche e negli esercizi pubblici similari, sono vietati gli eventi al chiuso, mentre per quelli all’aperto si fa riferimento alle linee guida recepite dal Dpcm e predisposte dalla Conferenza delle Regioni, individuando i principi di distanziamento, obbligo della mascherina e riduzione della capienza massima per garantire il distanziamento previsto nelle aree destinate al ballo.

La nuova ordinanza invita le prefetture e i sindaci a predisporre controlli nell’ambito delle rispettive competenze e prevede inoltre il massimo delle sanzioni amministrative per i trasgressori delle disposizioni. In particolare, per le serate di Ferragosto, per agevolare l’organizzazione di controlli adeguati da parte delle autorità di pubblica sicurezza competenti, il governatore ha disposto l’obbligo di comunicazione entro le 48 ore antecedenti all’evento per gli esercenti delle attività destinate al ballo e con afflusso di pubblico numeroso.

Un articolo dell’ordinanza del presidente Musumeci è dedicato all’emergenza migranti. Niente tendopoli per ospitare i migranti e in caso di altre strutture individuate dal governo centrale serve la preventiva idoneità della locale Asp. La dura misura tiene conto dell’elevata incidenza dei soggetti positivi al coronavirus tra le persone sbarcate nel territorio siciliano che è determinata, in larga parte, dalla promiscuità dei luoghi di partenza e di accoglienza, con l’effetto di un rapporto proporzionale assai superiore alla media regionale tra il numero complessivo dei soggetti interessati e quelli risultati positivi.

Nelle more dell’eventuale sottoscrizione di un protocollo di sicurezza sanitaria tra il Ministero dell’Interno e la presidenza della Regione Siciliana,  chiesto più volte dallo stesso governatore, nell’ordinanza appena emanata viene disposto obbligo del tampone su ogni migrante sbarcato.

E’ prevista inoltre un’adeguata profilassi sanitaria con visita medica di tutti i soggetti interessati. Il divieto di allestire o utilizzare tensostrutture è determinato dai  frequenti e deprecabili episodi quotidiani di fuga dei migranti e dalla pericolosa promiscuità che si determina fra gli stessi ospiti, con gli assembramenti.  I luoghi destinati alla quarantena dei migranti, invece, saranno definiti solo dopo il parere dell’autorità sanitaria che dovrà verificare la conformità dei siti alle regole di prevenzione del contagio e distanziamento interpersonale.

VITTIME IN ITALIA AL MINIMO STORICO. Numero di vittime al minimo storico dall’inizio dell’epidemia in Italia per il coronavirus: nelle ultime 24 ore – secondo il bollettino del ministero della Salute – sono due le persone morte in tutto il Paese per il Covid, un dato che non si registrava dal febbraio scorso. Ieri erano stati segnalati dal bollettino 13 morti. Complessivamente i decessi dall’inizio dell’epidemia sono 35.205.
Un dato simile sul numero di vittime da Covid non si registrava dallo scorso 21 febbraio, quando si registrarono i primi due decessi di persone positive al virus. Il record per numero di vittime nell’arco di 24 ore è stato invece raggiunto con il bollettino diffuso lo scorso 27 marzo, quando si registrarono 919 morti.
Sale ancora il numero degli attuali positivi nelle ultime 24 ore: sono 463 i nuovi contagi, in aumento rispetto ai 347 di ieri. Crollano però i tamponi. Ne sono stati effettuati circa 37 mila, in decisa diminuzione rispetto a quelli degli ultimi giorni: sabato ne sono stati analizzati 53.298, mentre venerdì 59.196.

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