“Basta illazioni su Viviana”

Il giallo di Caronia. L'avvocato della famiglia Mondello: "Siamo esterrefatti". Il medico legale: "Al momento non si può dire nulla"

MESSINA – “Come ho sempre detto, finché non si avranno risultati di tutti gli accertamenti non si può dire alcunché, non c’è altro da dire”. Così il medico legale Elvira Ventura Spagnolo, perito della Procura di Patti nell’inchiesta sul giallo di Caronia, sulle ipotesi del decesso di Viviana Parisi.
“Al momento non si può dire nulla – ribadisce il legale – sarebbe opportuno non fare illazioni. Siamo esterrefatti”, ha detto, dal canto suo, il legale della famiglia Mondello, Pietro Venuti, sull’ipotesi che Viviana Parisi si sia lanciata dal traliccio dell’Enel a Caronia.
“La nostra consulente di parte – ha aggiunto il penalista – la dottoressa Giuseppina Certo, mi ha ribadito che non è stata fatta alcuna misurazione e né lei, né i i medici legali nominati dalla procura, hanno mai dato per sicura questa tesi in quanto si dovranno fare ulteriori accertamenti”.
L’autopsia sul corpo di Gioele sarà eseguita al Policlinico di Messina il prossimo martedì. Sempre martedì ci sarà un sopralluogo di un’equipe di esperti della Procura di Patti, che coordina le indagini. I tecnici dovranno verificare se il corpo del bimbo – trovato a 700 metri di distanza dal luogo in cui è stata trovata morta la mamma, Viviana Parisi, dj di 43 anni – possa essere stato trascinato fin lì da animali selvatici o da cani.
Le ipotesi principali sulle quali la procura sta lavorando sono due: l’omicidio-suicidio e l’aggressione da parte di animali. La prima si basa sulle fragili condizioni psichiche della donna (i medici le avevano diagnosticato una psicosi con crisi mistiche e manie di persecuzione), che dopo l’incidente in galleria ha inspiegabilmente abbandonato l’auto e si è inoltrata nella campagna.
L’altra ipotesi è quella dell’aggressione da parte di animali selvatici, e trova d’accordo anche i familiari, convinti che la donna non avrebbe mai fatto male al figlio.

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