Il padre di Viviana: “L’hanno ammazzata”. Alla ricerca di Gioele, tutte le ipotesi

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La dj trovata morta nei boschi di Caronia. Luigino Parisi non crede al suicidio: "Ma ora pensiamo al bimbo"

CARONIA (MESSINA) – Sono continuate nella notte da parte dei vigili del fuoco, e proseguono oggi con l’aiuto delle forze dell’ordine, le ricerche del piccolo Gioele, il bambino di 4 anni scomparso con la madre il 3 agosto scorso, dopo il ritrovamento del cadavere di Viviana Parisi ieri nei boschi di Caronia, a 500 metri dall’autostrada.
Secondo gli investigatori, il piccolo era con lei nel bosco dove è stata ritrovata. L’ipotesi più drammatica, fatta dagli inquirenti, è che la donna potrebbe avere ucciso il figlio seppellendolo nella zona prima di suicidarsi. Decine di persone con unità cinofile stanno perlustrando le campagne. “Fino ad oggi – spiegano i vigili del fuoco – abbiamo perlustrato più di 500 ettari con l’ausilio dei cani e dei droni. È complicato perché si tratta di boschi e luoghi impervi dove è difficile spostarsi”.

Ma gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, compreso l’omicidio. Sarà l’autopsia, aggiungono, a chiarire come sia morta la dj. Anche Daniele Mondello, il marito di Viviana Parisi e padre di Gioele, è andato stamane nella zona del ritrovamento, con lui c’erano alcuni familiari. L’uomo è poi andato via.

Gli investigatori, esaminando le registrazioni delle videocamere di sorveglianza e ascoltando testimoni, vogliono appurare cosa abbia fatto la donna nei venti minuti trascorsi tra la sua uscita nel casello autostradale di Sant’Agata di Militello e il suo rientro in autostrada, dove poi ha avuto un incidente con l’auto da cui è scesa camminando col bimbo in braccio lungo l’autostrada e facendo perdere le sue tracce.
“MIA FIGLIA E’ STATA AMMAZZATA”. “L’hanno ammazzata. Mia figlia non si sarebbe mai fatta del male, era troppo affezionata a suo figlio, a mio nipote…”. Non si dà pace Luigino Parisi, il padre di Viviana. Residente a Torino, dove prima di andare in pensione era autista di autobus, l’uomo è in partenza per la Sicilia. “Partiamo appena troviamo il biglietto”, dice. “Adesso bisogna pensare a Gioele… Mia figlia è morta e mio nipote però non c’è? Qualcuno lo ha portato via? Se lo avessero attaccato gli animali lo avrebbero trovato morto, avrebbero trovato almeno delle tracce. E allora dove può essere andato un bambino di 4 anni senza la sua mamma?”, si domanda il nonno senza trovare risposte.
“Se tutti questi testimoni l’hanno vista allontanarsi a piedi, perché non l’hanno seguita? Qualcuno forse avrebbe potuto aiutarla. Se qualcuno poteva aiutare mia figlia, forse non lo ha fatto. Forse non l’hanno cercata abbastanza. Forse ha incontrato nei boschi chi le ha fatto del male”.
GLI AMICI: “NON CREDIAMO AL SUICIDIO”. “Non crediamo che Viviana si sia uccisa o abbia ucciso Gioele. Pensiamo che qualcuno li abbia aggrediti o uccisi o che degli animali che qui si muovono in branchi li abbiamo assaliti e ammazzati”, dicono due amici di Daniele Mondello. I due amici vengono da Tortorici e aspettano di parlare con Daniele alla postazione dei vigili a Caronia. “E vero Viviana ha passato dei brutti momenti – concludono – ma non avrebbe mai ammazzato Gioele, era troppo attaccata a lui”. Intanto sembra che gli investigatori siano portati a escludere che la donna si sia uccisa buttandosi dal traliccio perché l’impalcatura non sarebbe stata toccata.

IL RITROVAMENTO DI VIVIANA
. L’identificazione del cadavere di Viviana Parisi è arrivata dalla fede che la donna aveva al dito, all’interno della quale c’è scritto il nome del marito Daniele Mondello, e dalle scarpe indossate dalla donna. Sarà eseguito sia l’esame del dna sia l’autopsia.
Gli inquirenti hanno sequestrato nell’area del ritrovamento un traliccio che regge cavi dell’energia elettrica per capire se la donna possa essersi gettata dall’alto dopo essere salita sull’impalcatura.
Il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, al termine dell’ispezione medico-legale del corpo ha spiegato che solo l’autopsia potrà dire come e quando è morta Viviana Parisi. Le condizioni del cadavere, ha spiegato il magistrato, lasciano “aperte tutte le ipotesi, dall’incidente al gesto estremo”.
Un esame esterno del cadavere, ha precisato ancora il procuratore, fa ritenere che la morte risalga a diversi giorni fa. Potrebbe essere giunta, quindi, in coincidenza con l’allontanamento volontario della donna dal punto in cui aveva avuto un piccolo incidente.
Le ricerche del bambino si svilupperanno a partire dal punto in cui è stato ritrovato il cadavere della donna. In linea d’aria è a meno di un chilometro dalla galleria Pizzo Turda nel quale Viviana Parisi ha avuto il lieve incidente con il furgone degli operai di una ditta di manutenzione.
Secondo la ricostruzione degli stessi operai, che si sono subito fermati per deviare il traffico, la donna avrebbe proseguito per un tratto e poi sarebbe scomparsa. I vigili del fuoco hanno seguito le sue tracce per alcune centinaia di metri.
La logica avrebbe voluto che Viviana imboccasse un varco sul lato destro della carreggiata. Invece, la posizione del cadavere, indica che abbia lasciato a piedi l’autostrada scavalcando il guard rail a sinistra.
Da qui si sarebbe allontanata per alcune centinaia di metri prima di trovare la morte nella boscaglia vicina. Gli operai sostengono che era sola (altri dicono che fosse con il figlio). Resta da capire a questo punto dove sia finito Gioele.
C’è la terribile ipotesi che il bambino sia morto e il suo corpo sia stato fatto a pezzi dai cinghiali. Il medico legale, infatti, ipotizza che Viviana Parisi sia morta lo stesso giorno della scomparsa e che il suo corpo oltre al deperimento per cause naturali e climatiche sia stato sfigurato da animali selvatici.

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