“Viviana è solo spaventata”

Parla la cognata della donna scomparsa nel Messinese col figlio Gioele: "Nessun problema in famiglia, era terrorizzata dal Covid". La polizia: "Segnalazioni senza riscontri"

MESSINA – “Mia cognata è in stato confusionale e vaga, non è stata rapita, non aveva problemi con mio fratello o con qualcuno della famiglia. Secondo noi lei è solo spaventata. Non è stata molto bene nel periodo dei lockdown, lo so perchè è stata anche a casa mia ed ho visto che era molto spaventata e depressa”. Lo dice Mariella Mondello, cognata di Viviana Parisi, 43 anni, la donna scomparsa con il figlio Gioele da 5 giorni.
La cognata insieme a un gruppo di amici e parenti sta cercando la donna nelle vicinanze di Caronia dove ha lasciato l’auto ma anche a Giardini Naxos dove sarebbe stata avvistata negli scorsi giorni.
“Durante il periodo della massima diffusione del coronavirus – prosegue la cognata – è stata qui da noi. Era terrorizzata per il Covid soprattutto per Gioele. Ha cominciato a pregare, leggeva la bibbia. Ha avuto una sorta di esaurimento come possono testimoniare parenti e vicini ed è stata anche portata una volta all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto. Era molto instabile, passava da uno stato di euforia alla depressione e temiamo possa avere avuto uno shock dopo l’incidente”.
“Non so perché si trovava a Caronia – aggiunge la donna – mi aveva parlato qualche giorno prima della piramide della Luce di Fiumara D’arte di Motta d’affermo, dicendo di volerci andare. Questo posto è vicino Caronia, ma non abbiamo avuto riscontro della sua presenza lì. Invece le segnalazioni della sua presenza con il bambino alla villa e al parco giochi che ci sono venute da Giardini Naxos ci sembrano attendibili. Forse è arrivata con un treno o un passaggio. Un ragazzo che ci ha contattato ha detto dei particolari sul taglio dei capelli di mio nipote e sulle sue scarpe che solo chi lo ha visto poteva sapere”.
“Hanno affermato – prosegue – anche che erano trasandati e che lei aveva la testa bassa, come se fosse assorta nei suoi pensieri. Siamo fiduciosi di riabbracciarla e voglio dire a mia cognata di tornare, noi l’aspettiamo a braccia aperte e le vogliamo tutti bene, spero sia qui con noi presto, non può vagare a lungo senza soldi”.
Intanto le ricerche proseguono. “Stiamo indagando coordinati dalla Procura, dedicando particolare attenzione a due fronti per le indagini. Nel primo caso – spiega il capo della squadra mobile di Messina Antonio Sfameni – stiamo focalizzando la nostra attenzione insieme alle altre forze dell’ordine su Caronia e i paesi limitrofi dove è stata trovata l’auto della donna e stiamo sentendo tutti i familiari, gli amici e i conoscenti anche per ricostruire possibili movimenti, eventuali moventi e il suo attuale quadro psicologico. Un altro fronte è quello dedicato alla verifica delle eventuali segnalazioni sulla presenza della donna e del bambino in diversi comuni”.
“Per quel che riguarda le segnalazioni – prosegue il capo della Mobile di Messina – al momento le abbiamo verificate tutte ma non abbiamo avuto riscontri oggettivi”.

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