Sicilia, il Covid si estende: +30

Catania: tra i 16 nuovi malati 

17enne reduce da mega festa alla Plaia

Aumentano i contagi: LA SUDDIVISIONE PER PROVINCE. Ministero: "Rispettare quarantena, o ci sarà un ritorno rilevante del virus". L'età media dei positivi è 40 anni

Sale ancora in Sicilia il numero giornaliero dei positivi al coronavirus: sono 30 i casi in più nelle ultime 24 ore, su quasi tremila tamponi effettuati.
Due i guariti. Il numero degli attuali malati è dunque 342. Questa la suddivisione dei nuovi contagi per provincia: 2 a Palermo, 6 a Messina, uno a Enna, 4 a Caltanissetta, 16 a Catania e uno a Ragusa. Tredici dei malati sono migranti, i rimanenti 17 sono i 16 di Catania più una persona a Messina.
Tra i casi etnei c’è quello di un diciassettenne che ha partecipato a una festa alla Plaia con un migliaio di persone. Il ragazzo si è poi presentato al Policlinico. Anche il padre sarebbe risultato positivo al Covid, ma asintomatico.
Otto contagiati della provincia catanese fanno parte di un cluster già circoscritto, sette si sono presentati al pronto soccorso manifestando alcuni sintomi e uno è stato individuato per un tampone eseguito per un prericovero.
E’ negativo invece a Palermo l’esito del tampone effettuato per accertare l’eventuale esposizione al Covid di un dipendente della piscina comunale. L’impianto, oggi e domani chiuso per un intervento di sanificazione straordinaria, riaprirà regolarmente lunedì mattina.
Anche nel resto d’Italia sale ancora il numero dei positivi: nelle ultime 24 ore si sono registrati 402 nuovi casi, 6 in più di ieri, che fanno salire il totale a 249.204. In calo, invece, il numero delle vittime: 6 in un giorno a fronte delle 10 registrate mercoledì. Complessivamente le vittime dall’inizio dell’epidemia sono 35.187.
“Sebbene le misure di lockdown in Italia abbiano permesso un controllo efficace dell’infezione, al momento siamo in una situazione che mostra una tendenza in aumento: persiste, infatti, una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, spesso associati all’importazione di casi da Stati esteri”, rileva il monitoraggio settimanale del ministero della Salute.
“Si ribadisce la necessità di rispettare i provvedimenti di quarantena, in caso contrario nelle prossime settimane – si avverte nel rapporto – potremmo assistere a un aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale”. L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana “è ormai intorno ai 40 anni” e “questo comporta un rischio più basso nel breve periodo di un possibile sovraccarico dei servizi sanitari”.

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