Confiscati i beni milionari del giovane imprenditore della Stidda

Operazione della Dia di Caltanissetta: Rosario Marchese, 32 anni di Caltagirone, era considerato il riferimento del clan Rinzivillo

CALTANISSETTA – Beni per un valore di 15 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Caltanissetta a Rosario Marchese, 32enne imprenditore di Caltagirone (Catania) ma residente a Brescia, ritenuto contiguo ai clan mafiosi della Stidda e dei Rinzivillo di Gela, operante sia a Roma che in tutto il territorio nazionale. Marchese e’ attualmente rinchiuso al carcere Opera di Milano per reati di mafia. Il decreto di confisca e’ stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale nisseno. Il provvedimento odierno ha inoltre aggravato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per altri due anni nei confronti di Marchese.
Gli accertamenti condotti nel 2018 dal I Reparto della DIA e gli ulteriori riscontri effettuati dal Centro operativo di Caltanissetta, hanno consentito di mettere in evidenza “il suo repentino incremento di ricchezza, ritenuto complessivamente ‘anomalo’ rispetto alla dichiarata posizione reddituale, risultata sproporzionata anche in rapporto all’elevato tenore di vita, al consistente patrimonio immobiliare e, soprattutto, alla sua ascesa imprenditoriale concretizzatasi, in brevissimo tempo, con la costituzione, nel nord Italia, di numerose societa’ operanti in molteplici settori commerciali, risultate tutte direttamente o indirettamente a lui riconducibili”.
La confisca, che segue il sequestro effettuato nel febbraio del 2019, ha interessato beni stimati in oltre 15 milioni di euro. Si tratta di 11 societa’ e 2 ditte individuali con sedi a Brescia, Bergamo, Milano, Torino, Verona, Roma e Gela, operanti nei settori della consulenza amministrativa, finanziaria e aziendale, della sponsorizzazione di eventi e del marketing sportivo, del noleggio di autovetture e mezzi di trasporto marittimi ed aerei, del commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti petroliferi, di studi medici specialistici, della fabbricazione di apparecchiature per illuminazione e della gestione di bar. Oggetto di confisca anche un quadro di assoluto valore artistico risalente al XVII secolo (per un valore di circa sei milioni di euro); una holding con uffici a Milano in via Montenapoleone; una societa’ di noleggio che gestisce, presso l’aeropoto Catullo di Verona, una flotta di vetture di lusso; una societa’ con sede a Roma, che sponsorizza e partecipa a prestigiosi campionati monomarca di auto da competizione; 5 beni immobili e 50 rapporti bancari.

scroll to top