Lampedusa, 17enne positivo nell’hotspot. Siculiana: 50 tunisini scappano dal Cpa

Il giovane egiziano posto in isolamento, altri 13 sbarchi nella notte. Fuga nell'Agrigentino, sindaco scrive alla Lamorgese: "Scene di panico, urge un intervento"

Un diciassettenne egiziano, sbarcato a Lampedusa (Ag) lo scorso lunedì e ospite dell’hotspot, è risultato positivo al tampone rinofaringeo Covid-19. L’esito dell’esame è arrivato nelle ultime ore nella stessa struttura d’accoglienza. Il giovane, così come era già accaduto nei giorni scorsi per un uomo e il figlio (marito e padre della somala incinta ricoverata nell’ospedale Cervello a Palermo), è stato posto in isolamento in una stanza dell’unico padiglione operativo dell’hotspot.
ALTRI 14 SBARCHI A LAMPEDUSA. Intanto, altri quattordici sbarchi nell’isola, con un totale di 314 tunisini, a partire da poco prima delle 23 di ieri e fino alle 7. L’hotspot è al collasso: dentro ci sono 1.101 migranti a fronte di 95 posti disponibili. Gli ultimi 154 migranti, arrivati con 11 barchini, non sono stati neanche portati in contrada Imbriacola, dove sorge la struttura di prima accoglienza, ma sono stati lasciati sul molo Favarolo.
I barchini, intercettati stanotte dalla Guardia di finanza, erano quasi tutti a 6 miglia di distanza ed erano composti da un minimo di 7 persone a un massimo di 17. La Guardia costiera ha però rintracciato, sempre al largo di Lampedusa, anche un grosso peschereccio con a bordo 160 tunisini.
Ci sono stati tre sbarchi autonomi: a mezzanotte sono stati rintracciati alla Cupola Bianca 12 tunisini, alle 4.20 i carabinieri hanno bloccato un’altra dozzina di connazionali al molo Madonnina e infine alle 7.30 sono stati 17 i migranti sorpresi sempre nello stesso posto.
Sono 62, quasi tutti minorenni, i migranti soccorsi dalla Guardia costiera a sud di Lampedusa. I giovani, fra i quali una donna, vengono da Marocco, Eritrea, Egitto, Somalia, Senegal, Sudan, Nigeria e Pakistan. L’attracco del gommone della Capitaneria di porto è avvenuto al molo commerciale. I profughi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola.
SICULIANA: FUGA DAL CPA. Cinquanta tunisini sono scappati dal centro di accoglienza Villa Sikania di Siculiana (Ag). Sono riusciti ad eludere la sorveglianza ed a fuggire fra le campagne e le strade del paese. I rintracciati dalle forze dell’ordine sono poco meno di una decina. Le ricerche vanno avanti e si allargano, a macchia d’olio, verso Agrigento.
Il sindaco Leonardo Lauricella ha scritto una lettera al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: “L’episodio, non è il primo, ha allarmato la popolazione creando scene di panico che si sono tramutate in decine di segnalazioni e richieste di intervento. Dispiace constatare che alle rassicurazioni della Prefettura, della Questura e delle altre istituzioni non sono corrisposte azioni adeguate di controllo del territorio, con l’effetto che si sono ripetuti episodi che hanno creato panico imputabile soprattutto all’emergenza sanitaria Covid-19”. Lauricella continua: “La struttura, che ricade nel centro urbano, non è affatto adeguata ad ospitare tunisini in attesa di rimpatrio, alcuni dei quali, tra l’altro, agli arresti domiciliari. Chiediamo un intervento urgente per la destinazione della struttura ad uso diverso per garantire serenità ai siculianesi e non compromettere del tutto la stagione turistica”.
AGRIGENTO: ARRESTATI 19 TUNISINI. Undici tunisini sono stati arrestati perché tornati a Lampedusa nonostante il decreto di espulsione e 8 perché rientrati in Italia nonostante i respingimenti. Sono in totale 19 i nordafricani che sono stati bloccati dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento e messi ai domiciliari nel centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana (Agrigento).
CALTANISSETTA, NUOVO TENTATIVO DI FUGA DAL CARA. Nuovo tentativo di fuga ieri sera dal Cara di Pian del Lago a Caltanissetta. Circa 150 migranti si sono radunati per allontanarsi dalla struttura. Polizia, carabinieri e militari dell’esercito, presenti in gran numero, li hanno fatti desistere. Intanto mancano ancora all’appello 43 migranti dei 184 fuggiti domenica pomeriggio. Il sindaco Roberto Gambino ha scritto una lettera al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese chiedendo di disporre il blocco immediato di ogni trasferimento di migranti a Caltanissetta.

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