Staffetta di migranti sulla Moby Zazà

La nave-quarantena in rada a Porto Empedocle lunedì farà sbarcare i 211 naufraghi ospitati per l'isolamento: al loro posto i profughi della Ocean Viking

Un avvicendamento di migranti a bordo della Moby Zazà, la nave-quarantena che staziona in rada a Porto Empedocle (Agrigento).
I naufraghi della Ocean Viking saliranno lunedì a bordo dell’imbarcazione, che a sua volta prima farà sbarcare gli altri 211 naufraghi che ha ospitato per il periodo di isolamento, 30 dei quali erano risultati positivi al Covid.
Dopo gli allarmi lanciati per giorni e lo stato di emergenza dichiarato dal comandante della nave umanitaria della ong Sos Mediterraneé, che aveva salvato le 180 persone al largo della Libia, il Viminale ha disposto le operazioni per il prelievo dei tamponi dei profughi.
La situazione è “attentamente monitorata – fa sapere il ministero – in vista del trasbordo dei migranti, programmato per lunedì 6 luglio”. Durante la giornata un team medico italiano era salito a bordo della Ocean Viking per un primo screening delle persone soccorse da Sos Mediterraneé.
La Ong aveva denunciato sei tentativi di suicidio nelle ultime 24 ore, migranti che si buttavano in acqua e venivano ripescati dal personale di soccorso, minacce all’equipaggio e una situazione psicologica fortemente deteriorata.
Per questo è stato anche disposto il trasferimento sulla nave di un medico psicoterapeuta, accompagnato da un mediatore culturale, mediante le unità della Capitaneria di porto di Pozzallo.
L’ennesimo dramma dell’immigrazione era iniziato il 25 giugno quando gli uomini e le donne a bordo della Ocean Viking hanno avvistato un barchino in legno in difficoltà a largo di Lampedusa: al termine delle operazioni di soccorso, 51 persone erano tratte in salvo.
Un’ora dopo la nave intercettava un’altra barca, a 40 miglia a sud dell’isola delle Pelagie, salvando altre 67 persone e quattro giorni dopo, il 30 giugno, venivano recuperati altri 63 migranti che erano su due barche alla deriva in zona Sar maltese. In totale 180 persone tra cui 25 minori – 17 dei quali non accompagnati – e due donne, una delle quali incinta di cinque mesi.

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